di Alessandro Pagliaro
È morto Sandro Rabissoni storico atleta di Paola. Con lui il tennis ha vissuto i momenti più belli di questo sport nella nostra città, e anche oltre.
Proveniente dalla scuola di Nicola Pietrangeli, ha espresso le sue migliori qualità negli anni ’70 e ’80. Era il periodo d’oro delle racchette di legno Dunlop e Maxima. Dotato di notevole agilità e velocità perché era anche un bravo maratoneta, i suoi diritti e rovesci erano ispirati a quelli di Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti e Tonino Zugarelli. Erano loro i mitici componenti della squadra che vinse a Santiago del Cile nel 1975 la prima Coppa Davis per l’Italia.
Sandrino si aggiudicò un numero notevole di tornei in singolo e anche in doppio, portandosi a casa innumerevoli coppe e medaglie esposte con orgoglio nella sua bacheca. Allora si giocava sulla terra rossa del Dopolavoro ferroviario e successivamente sul lungomare da Samà.
Con Rabissoni hanno iniziato le loro carriera tennistiche, Francesco Kostner e Francesco Mazzotta, assi cosentini, ma anche i giovanissimi paolani come il compianto Antonio Monaco e Massimo Lucchetti . Sandro incontrò anche campioni assoluti come Vittorio Magnelli giocatore di Cosenza in i serie A con Adriano Panatta . Nei primi anni ’80 fu costruito da Renato Mannarino, anche lui valente tennista, il centro sportivo “Il Gabbiano” con ben cinque campi attivi.
E da lí il tennis prese piede definitivamente allargando la propria cerchia di estimatori. Con Rabissoni hanno gareggiato, fino a alla loro effettiva affermazione anche Luigi e Stefano Ianni, Vito Veneziano, Gianluca Zicarelli, Massimiliano Oddo e Giancarlo Fortino. Però l’avversario storico di Sandro è stato sempre Giorgio Sganga ancora in attività nonostante i suoi 80 anni, che tra bisticci, litigate e strette di mano, insieme hanno dato vita a scontri pittoreschi di cui ancora si conserva la memoria. Sono state pagine di bell’agonismo a cui ho assistito anche come modesto tennista che insieme a Vittorio Pepe, Francesco Zicarelli e Gigetto Samà hanno avuto la fortuna di giocare tante partite con Rabissoni.
Il tennis non è l’antenato del padel, perché chi ha bevuto champagne non può accontentarsi di sorseggiare la gazzosa.
Il tennis non è nato con Sinner ma ha radici lontane . E Sandro Rabissoni a Paola rappresenta la radice più profonda di uno sport che ancora oggi riesce a incantarci grazie anche a grandi atleti come lui.