PAOLA- Successo di pubblico per la prima nazionale del film documentario “I due viaggi di Francesco” prodotto da
Uniauser “V. Padula” con il patrocinio dellaRegione Calabria,tenutasi lo scorso venerdì 23 febbraio presso
il cinema teatro Odeon di Paola. Presenti in sala i rappresentanti delle Istituzioni, dall’Ordine dei
Minimi al Comune di Paola, alle dirigenti scolastiche del comprensorio paolano, cui va un particolare
plauso per aver saputo suscitare l’interesse degli studenti verso un’opera che racconta un pezzo di storia
identitaria del nostro territorio. Hanno partecipato anche importanti emittenti televisive nazionali e
locali.
L’emozione più grande, come ha ben espresso la Presidente Uniauser, Afaghiyeh Parsa, l’ha prodotta
l’immensa partecipazione spontanea della cittadinanza che ha fatto registrare già un’ora prima dell’inizio
dell’evento il tutto pieno, restituendoci una comunità partecipe e protagonista.
Le immagini ad altissima risoluzione dei luoghi del primitivo romitaggio, dell’antica chiesa e dei primi
santuari fondati da San Francesco in Calabria, delle manifestazioni di devozione durante la festa
patronale del 4 maggio e delle tante espressioni religiose espresse nei tantissimi luoghi di culto sparsi in
tutti i continenti del mondo, ne fanno un piccolo capolavoro di valorizzazione del territorio dei figli di
Francesco.
I quasi 800 posti a sedere in sala non sono bastati ad accogliere il numerosissimo pubblico variamente
composito, dalla giovanissima popolazione scolastica, alle famiglie con bambini, agli ospiti istituzionali di
comuni calabresi, ai tanti religiosi e laici che hanno gremito la sala ed assistito alla proiezione in religioso
silenzio, rapiti dalla magia del timbro vocale dell’impareggiabile Carlo Lucarelli, che li ha presi per mano e
accompagnati sui passi di Francesco, lungo le tappe dei suoi due viaggi, quello dell’uomo e quello del
santo. Il lungo e scrosciante applauso della sala sui titoli di coda ha sancito la fine del viaggio e la certezza
per gli autori di essere riusciti a trasmettere il loro messaggio: conoscere la grandezza dell’uomo che
precede quella del santo.
Ilcommento più gradito dai partecipanti e dagli autori del docufilm, i dirigenti Auser Andrea Signorelli e
Roberto Pititto, è stato quello di Padre Francesco Trebisonda, Correttore Provinciale dei Minimi, che
ha rivolto loro le parole “vi ringrazio a nome della storia”, certificando così la riuscita del loro intento, ovvero di
realizzare un’opera altamente fedele alla verità storica, perché la grandezza di Francesco si inserisce
proprio nelle sue vicende umane, nel suo aver attraversato a piedi nudi due epoche, nel trovarsi alcospetto
di papi, re e principi dei nascenti stati europei, senza mai lasciarsi ammaliare o corrompere, mantenendo
sempre alto e fermo il suo vessillo di Carità.Perfettamente condotto, dunque, il lavoro di Roberto Pititto che ha curato le ricerche storiche e che, se per realizzare l’opera, come lui stesso ha detto “ho dialogato con l’uomo, ho chiacchierato con Francesco”, ha evidentemente trovato l’esatta verità storica su un uomo ilcuiculto è nato mentre era ancora in vita. Come ha sottolineato Andrea Signorelli, altro autore dei testi, Francesco era un uomo temuto dai potenti e amato dal popolo, ilcui messaggio di fede ha un valore universale e senza tempo, un messaggio vivo più che mai che dovrebbe essere un faro per ogni politica e per i nostri giovani: difendere il valore della cultura e della giustizia sociale! A fare da eco a queste parole è stato fondamentale quanto ha ricordato nel corso della serata il giovanissimo musicista Simone Cauteruccio, a cui è stata affidata la consulenza artistica: ci aspettavamo una simile risposta da parte del pubblico, accorsi in tanti per questa prima nazionale su un film documentario che rappresenta un’importante testimonianza del passaggio nella storia di San Francesco, della sua eredità morale e spirituale, ma contemporaneamente questa opera è diventato strumento per promuovere la nostra Regione, la sua storia, le sue bellezze e i luoghi di culto in tutto il mondo. L’opera ha visto anche il lodevole contributo del M° Francesco Perri, Direttore del Conservatorio di Cosenza e autore dei brani che accompagnano Lucarelli lungo il percorso della vita del Santo. Musiche originaliche con le loro melodie hanno saputo incorniciare le scene di fiction, restituendoci un prodotto unico e prezioso. In ultimo, emblematiche e profetiche sono apparse le parole dell’attore Virginio Gallo che ha interpretato Francesco da anziano, secondo cui “civorrebbeoggi più che mai un altro Francesco”. L’Uniauser si augura che le amministrazioni calabresi vorranno cogliere l’opportunità di promuovere il territorio con uno strumento di alto valore artistico, tecnico, culturale, musicale, d’immagine, interamente prodotto in Calabria, a Paola, esattamente lo stesso luogo da cui partì un culto che ha arricchito tutta l’umanità. Il Docufilm, infine, diretto da Claudio Metallo, grazie all’impareggiabile professionalità ed esperienza della LAN Produzioni di Adriano Noce che ne ha curato il montaggio, è stato doppiato in lingua spagnola e sottotitolato in francese e in inglese ed è stato replicato su supporto USB e Type C facilmente leggibili da Pc, tablet, Smartphone e Smart Tv, per renderne la diffusione più veloce e agevole possibile.
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