CORIGLIANO-ROSSANO – La Suprema Corte di Cassazione, in totale accoglimento delle richieste dell’avvocato Francesco Nicoletti, ha annullato l’Ordinanza della Corte di Appello di Catanzaro con la quale veniva rigettata a C. A. 37enne pluripregiudicato rossanese, la domanda di equa riparazione per l’ingiusta custodia cautelare subita in carcere.
L’uomo era stato tratto in arresto in flagranza con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e di furto aggravato in abitazione.
Le manette erano scattate al termine di un inseguimento, dopo che un’autovettura aveva forzato un posto di blocco dei Carabinieri rischiando finanche di investire un maresciallo dell’Arma.
L’auto si era quindi addentrata lungo una stradina sterrata a fari spenti, al fine di far perdere le proprie tracce e mimetizzarsi con l’ambiente notturno, per poi fermarsi mentre sopraggiungevano i militari.
Dallo sportello posteriore destro, con in mano uno zaino di colore verde, era sceso un uomo che si dileguava addentrandosi nella fitta vegetazione.
Lo stesso veniva inseguito e raggiunto dal carabiniere scelto mentre il Sottoufficiale impediva agli altri due uomini rimasti a bordo di fuggire.
Veniva dunque recuperato anche lo zaino all’interno del quale venivano rinvenute numerose banconote in euro e in valuta estera, di vario taglio, nonché una ingente quantità di preziosi in oro che successivamente si accertava essere stati sottratti all’interno di una abitazione.