Il piccolo XXXXX non riesce a trovare un posto idoneo per sottoporsi alle cure che gli sono state prescritte. È affetto da paralisi infantile di tipo distonico su base lesinale, disfagia, una patologia che comporta disabilità transitorie. La consigliera comunale di Diamante con delega al Welfare, Ornella Perrone, entrando nel merito della vicenda dichiara con rammarico: “𝗟𝗮 𝘁𝗿𝗶𝘀𝘁𝗲 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗲 𝗽𝗮𝘁𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝘂𝗼’ 𝗮𝗰𝗰𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗰𝘂𝗿𝗲. Questa è una storia che riguarda un bambino, è una storia che è doveroso raccontare per riflettere su alcune dinamiche purtroppo esistenti nel nostro Paese. Il piccolo, di cui ovviamente non scriviamo il nome, è affetto da paralisi infantile di tipo distonico su base lesinale, disfagia, una 𝗽𝗮𝘁𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮’ 𝗻𝗼𝗻 𝘁𝗿𝗮𝗻𝘀𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗲𝘀𝗶𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗮𝗻𝗲𝗻𝘁𝗶. Patologia che rende necessaria una presa in carico globale del paziente nel lungo termine attraverso un programma riabilitativo individuale, nello specifico un trattamento abilitativo multidisciplinare in regime ambulatoriale. Nella qualità di consigliera comunale, delegata al Welfare, di Diamante sto seguendo questa vicenda da almeno cinque mesi assistendo con grande preoccupazione e sconcerto, ad un vero e proprio rimpallo per la presa in carico del piccolo paziente, tra il Poliambulatorio ASP di Scalea e un centro convenzionato presente con una sua struttura sul nostro territorio comunale. Entrambe le strutture non riescono a prendere in cura il paziente, lamentando di non aver disponibilità di posti e di essere al completo per le attività della tipologia richiesta. Nel frattempo, però, il bambino resta in assenza di cure con le gravi conseguenze che possono determinarsi per il suo futuro. Tempo prezioso che se ne va e una domanda che ci tocca tutti: 𝗲’ 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗼 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗼𝘀𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗱 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼?”.