SCALEA «Da Sindaco devo constatare, ormai con triste rassegnazione, che parte della minoranza consiliare disconosce le fondamentali regole della gestione dei tributi comunali ma, ancora prima, gli stessi principi della nostra amata Costituzione.
Non è dato comprendere con quale minima coscienza verso la cittadinanza di Scalea alcuni esponenti del Consiglio lamentino che la mia Amministrazione si è occupata di fare quello che è non solo doveroso in base alla legge, ma è anche necessario moralmente, per rispetto ai miei cittadini che pagano regolarmente le tasse: ossia chiedere ad una Pubblica Amministrazione, l’Asp di Cosenza, il pagamento di tributi per l’immobile presente sul territorio comunale-
Ebbene voglio ricordare a quella parte della minoranza, che scrive evidentemente con poca accortezza su Fb, che i tributi non versati fino ad oggi dall’Asp hanno sottratto servizi alla nostra cittadinanza, hanno limitato possibilità di sviluppo per il nostro territorio.
Se quei tributi non fossero stati dovuti allora l’Amministrazione dell’Asp avrebbe dovuto proporre rituale ricorso, cosa che non mi risulta sia stata fatta!!
Ora da Sindaco cosa mi si chiede di fare? Legittimare la sottrazione di risorse alla mia Città per favorire non so chi o che cosa?
E voglio soprassedere sul riferimento alla “Casa Comunità” di Scalea, il cui progetto, ovviamente, non è in nessun modo collegato o condizionato a quella che sarebbe una richiesta inammissibile e contro ogni legge, e quindi faccio finta di non cogliere, ovvero non pagare i tributi, come fanno tutti gli altri cittadini di questa comunità.

In consiglio parleremo di questo e di tante altre cose di cui finora, per educazione, ho taciuto».

IL SINDACO DI SCALEA
Giacomo Perrotta

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