“Le attività commerciali praiesi pagheranno il 5% in più di tassa sui rifiuti solidi urbani. Lo ha deciso il Consiglio Comunale che ieri ha approvato il Piano economico finanziario 2022-2025 e le tariffe 2022 della TARI. Aumentano, dunque, i costi a carico delle utenze non domestiche per la raccolta e lo smaltimento della spazzatura. Sono invece salve, almeno per il momento, le utenze familiari. Il gruppo politico Amare Praia ha votato contro il provvedimento perché la previsione di spesa per l’anno in corso, che è pari ad un milione e 950 mila euro, non tiene conto degli aumenti già intervenuti e dei maggiori costi da sostenere per conferire i rifiuti in discarica. Non avere un’idea chiara della spesa necessaria per assicurare il servizio implica un rischio per le famiglie e per le imprese, come pure per il bilancio dell’Ente. In più il Piano economico e finanziario pluriennale della TARI manca di un piano di investimenti che definisca quali innovazioni e miglioramenti si vogliono apportare per modernizzare e implementare la gestione del servizio. Gli aumenti delle tariffe peseranno da subito sui bilanci delle attività commerciali. E a poco vale sostenere, come ha fatto la maggioranza nel corso della discussione in aula, che “la previsione di spesa è un’eredità sulla quale si interverrà in seguito”, che “azioni di contenimento della spesa del PEF e i cambiamenti si vedranno dal prossimo anno” e che “la previsione di un aumento delle presenze turistiche da qui alla fine del 2022 farà già da ammortizzatore” consentendo alle attività commerciali di far fronte agli aumenti delle tariffe. Non abbiamo elementi per valutare le dichiarazioni fatte dall’Amministrazione in Consiglio comunale. Non c’è uno studio di settore a riguardo. Non ci sono dati a sostegno di queste ipotesi di rientro economico a fronte di una maggiore spesa per la TARI. Di concreto c’è che un ristorante che prima pagava 4.760 euro si troverà a pagare 5.000 euro; uno stabilimento balneare che prima pagava 2.400 euro nel 2022 si troverà a pagare 2.520 euro; un bar che prima pagava 1.900 euro nel 2022 si troverà a pagare 2.000 euro; un negozio di abbigliamento che prima pagava 710 euro nel 2022 si troverà a pagare 745 euro; un barbiere che prima pagava 380 euro nel 2022 si troverà a pagare 400 euro. Che siano solo poche decine di euro o che siano alcune centinaia di euro i commercianti praiesi si troveranno a dover fare i conti con un aumento di tributi che di fatto smentisce tutti gli annunci fatti in campagna elettorale dalla maggioranza che oggi amministra Praia. Il Ministero dell’Interno, con proprio decreto del 28 giugno 2022, ha prorogato il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2022 al 31 luglio 2022 (proroga di conseguenza valida anche come termine di scadenza per l’approvazione del PEF 2022 e delle tariffe TARI), si poteva attendere qualche altro giorno per la discussione e per l’approvazione del punto in oggetto. Sfruttando tale proroga ci sarebbe stato uno studio più approfondito ed una scelta sicuramente migliore per l’intera cittadinanza. Ma così non è stato. È quanto affermato in una nota stampa da Anna Maiorana, Carmela Filippelli, Angelo De Presbiteris e Tommaso Morelli.
Praia. Nuove tariffe TARI. La minoranza boccia gli aumenti della maggioranza
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