PAOLA- La Nuova Era di Giovanni Politano non sta certo attraversando un periodo di forma smagliante. Dopo l’esaltazione della festa in onore del Santo Patrono della Calabria, la flessione è forte e, le ultime vicissitudini sembrano confermarlo appieno. Iniziamo dai problemi amministrativi. L’ente rischia un nuovo dissesto finanziario e questo non sarà certamente attribuibile all’assessore al bilancio subentrante, ma alle passate gestioni, quelle che – per inciso – riguardavano anche Giovanni Politano, Alessio Samà, Maria Pia Serranò e gli ex perrottiani poi confluiti nella nuova era. La Tari 2024 aumenta. Si alza la tassa sui rifiuti, anche se l’amministrazione ha provato a lanciare la buona notizia relativa all’installazione di ben duecento fototrappole sul territorio comunale. Ci sono inoltre le associazioni sfrattate, senza una sede legale e fisica. Tra queste anche la Croce Rossa di Paola. Una situazione di imbarazzo. Tarda ad arrivare anche la pubblicazione del programma estivo, e i lavori sul lungomare – stando ad indiscrezioni di stampa – paiono andare piuttosto a rilento. Una situazione difficile, al quale si aggiungono le frizioni interne. In occasione dell’ultimo consiglio comunale la maggioranza di Politano ha addirittura rischiato di non avere il numero legale. Tanti assenti, alcuni ingiustificati. I mal di pancia ci sono. Le possibilità di ricucire anche. In fin dei conti, can che abbaia non morde e questo potrebbe rincuorare Politano e Serranò in vista del consiglio comunale di Luglio.