Di Francesco Maria Storino. Fonte: Gazzetta del sud

Servono nuovi spazi all’ospedale San Francesco. In vista del potenziamento del Pronto soccorso che dovrebbe essere dotato dell’osservazione breve si avverte la necessità di trasferire alcune attività ambulatoriali che non sarebbero prettamente ospedaliere. Un modo questo anche per consentire agli uffici amministrativi del nosocomio – costretti a lasciare spazio al Pronto soccorso – di avere nuovi locali. Le soluzioni sul tappeto che sarebbero praticabili sarebbero due. Entrambe sa studiare e da verificare. Innanzitutto con la restituzione – o meglio acquisizione – dell’area del poliambulatorio di rione Colonne all’Asp potrebbero – il condizionale è d’obbligo – tornare al loro posto dopo il trasferimento avvenuto anni fa al “San Francesco” quei servizi ambulatoriali che occupano il terzo piano. Un’altra soluzione praticabile potrebbe essere quella di chiedere in concessione d’uso al Comune i locali di scuole dismesse come quella di località Tenimento. Nei giorni scorsi ad esempio il comune di Fuscaldo è andato incontro al 118 consentendo in locali di sua pertinenza la nascita della centrale operativa territoriale. Non è chiaro se il Comune di Paola sia stato o meno interpellato. Fatto sta che il comune limitrofo si è “accaparrato” grazie all’attivismo della sua amministrazione un servizio importante. Sempre a Fuscaldo troverà spazio la Croce Rossa Italiana – della sezione di Paola – “sfrattata” dai locali di rione Colonne dopo anni.
È chiaramente un discorso sinergico quello che dovrebbe aprisi per consentire a quelle attività ambulatoriali e non prettamente ospedaliere di avere locali idonei allo svolgimento delle loro funzioni e al tempo stesso consentire un potenziamento senza perdere o penalizzare uffici e attività.
Da non sottovalutare nemmeno la problematica dei parcheggi e la sosta selvaggia che è d’intralcio all’entrata e all’uscita delle ambulanze.

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