PAOLA- Una nuova era più compatta che mai, con il vento in poppa ed il gradimento popolare che sta pian piano risalendo la china. La maggioranza del sindaco, Giovanni Politano, ha ritrovato il bandolo della matassa e dopo le turbolenze passate in estate, causa vicende riconducibili all’ospedale San Francesco e alla fuoriuscita de la Migliore Calabria, è arrivato finalmente il sereno. Buon momento però che non è figlio del caso, certamente. La squadra del sindaco Politano sta iniziando a raccogliere i frutti del duro lavoro seminato in questi mesi. La città di Paola ha finalmente delle prospettive di sviluppo importanti. Tanti i progetti al vaglio dell’esecutivo, che a conti fatti, potrebbe scrivere la storia della città del Santo. Il Porto, il nuovo lungomare, la ZTL per il Santuario di San Francesco, sono opere che fanno sognare. Piace il rifacimento della marina ( e non chiamatelo borgo marinaro ), sono piaciute tantissimo le luminarie natalizie, tra le più belle ed eleganti del Tirreno Cosentino e non solo. Bene anche le politiche di contrasto all’evasione tributaria e la volontà ferma di evitare il dissesto finanziario ereditato. La ripresa della nuova era passa anche dal duro lavoro dell’Ing. Fabio Pavone, del vicesindaco Sbano, con delega ai lavori Pubblici, dalla caparbietà del capogruppo Marco Minervino e dall’acume amministrativo dell’assessore Pasquale Filella. Non ha scalfito il buon umore della maggioranza neppure la mancata elezione al consiglio provinciale di Francesco Vigilante. La candidatura pressoché di servizio, è servita al giovane politico paolano ad avere la fiducia dei riferimenti forzisti (Vedi Mario Occhiuto) mentre l’elezione roboante di Alfonso D’Arienzo, membro della minoranza, è stata accolta positivamente dal sindaco Politano che ha dimostrato lungimiranza e spessore dandogli i giusti meriti post affermazione elettorale. D’Arienzo, politico in rampa di lancio per molti versi potrebbe fare squadra con lo stesso Giovanni Politano, considerata la levatura politica e morale delle persone che vogliono produrre solo risultati per Paola nel nome del nuovo modo, innovativo, di fare politica dove non c’è spazio per le barricate a prescindere. Ancora troppo presto per dare un giudizio sull’operato dei due nuovi assessori che hanno completato la giunta, Massimo Focetola e Sandra Grossi, ma si sa, squadra che vince non si cambia, specialmente se la rotta imboccata pare essere quella giusta. Il buon momento della maggioranza è per alcuni versi favorito dal pessimo stato di forma dell’opposizione. Partiamo dal PD. Per i dem il 2024 è iniziato con una disfatta vera e propria. Fuori dalla maggioranza, la migliore Calabria non ha più rappresentanti in consiglio comunale. Renato Vilardi ha rotto con Graziano Di Natale ed ha salutato, avvicinandosi proprio ad Alfonso D’Arienzo. È ancora memore il discorso di Vilardi all’indomani della fuoriuscita dal gruppo di Marco Minervino e Maria Rosaria Città, allorquando dichiarava: “Se non sono d’accordo col gruppo mi dimetto”. Le dimissioni non sono arrivate affatto. Le polemiche si. Col senno di poi acquista ulteriore valore la scelta di Minervino e Città di entrare nel gruppo del sindaco. Il Partito Democratico probabilmente paga i toni eccessivi delle cosiddette battaglie sulla sanità. Al momento è rimasto isolato, ma tutta la minoranza sembra silente ed impacciata, incapace di trovare argomenti per mettere in difficoltà la squadra di governo. Grupillo, Perrotta, Saragò e company dovranno rivedere il da farsi per recuperare il terreno perduto. Menzione a parte per Andrea Signorelli, finora uno dei pochi a distinguersi per il lavoro di opposizione svolto. L’ex candidato a sindaco pare essersi momentaneamente fermato, ma dalla Rete dei Beni Comuni sono sicuri si tratti solo di un periodo di attesa utile a ripartire. Dopotutto, se l’amministrazione fa quello cui è deputata fare dal mandato elettorale, Paola cresce. Motivo per cui è sempre meglio attendere in silenzio invece che criticare per il solo gusto di farlo. Spiegatelo a chi ancora non pare avar imparato la lezione.
…continua…