PAOLA- Sempre pronti ad intervenire, come in occasione dei Solenni Festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola, e oggi, incredibilmente sfrattati dalla nuova era di Giovanni Politano e Maria Pia Serranò. È lo strano caso che coinvolge la Croce Rossa di Paola, che ha anche aderito alle vie legali. Questa la comunicazione diramata a mezzo stampa: “Nei giorni scorsi ci siamo visti notificare un atto dal Comune di Paola in cui siamo stati intimati a liberare e abbandonare , entro il 27 giugno 2024, i locali siti in via Colonne 10, dove si trova la nostra sede legale e operativa. La struttura dell’ex Istituto Professionale, di proprietà della Provincia e in comodato d’uso al Comune di Paola, è stata infatti acquistata dall’ASP nei mesi scorsi; in questo tempo, però, nessuno si è preoccupato di informarci e ci siamo visti recapitare uno “sfratto” in tempi estremamente brevi. Il nostro Presidente, Menotti Scerra, dichiara di essersi recato dal Sindaco di Paola, non appena ricevuto l’atto, per chiedere maggiori informazioni ma soprattutto un supporto ed una risoluzione a questa situazione di notevole difficoltà.
Lo stesso Sindaco di Paola ha comunicato la mancata disponibilità di locali e magazzini da parte del Comune di Paola, anche ad uso temporaneo. Di conseguenza ci siamo trovati costretti a dover dare mandato al nostro legale di fiducia Avv. Luigi Calabria , il quale ha richiesto una proroga per il rilascio dei locali, così da consentirci di reperire un luogo dove trasferire beni e materiali necessari per il proseguimento delle nostre attività. A seguito dello sfratto resteremmo solo con una stanza all’interno del Centro Operativo Comunale di Paola di Protezione Civile, ma allo stato attuale non risulta sufficiente a svolgere tutte le attività in essere che il Comitato svolge quotidianamente, né tantomeno a contenere tutte le attrezzature, presidi socio sanitari, i materiali e i beni da destinare alla popolazione vulnerabile.

Questo causerà il blocco delle tante attività socio-sanitarie che promuoviamo sul territorio da oltre 30 anni. Nella sede CRI di via Colonne infatti è attivo uno Sportello Sociale che accoglie persone vulnerabili e distribuisce mensilmente pacchi alimentari e altri prodotti di prima necessità non alimentari. Sono inoltre attivi un progetto di Servizio Civile Universale, il progetto “Tutti Possono” finanziato da Regione Calabria e MLPS che coinvolge persone con disabilità motoria, e una convenzione con l’UEPE per lo svolgimento di attività di messa alla prova. In totale supportiamo oltre 200 persone vulnerabili sul territorio, che da adesso rimarranno senza un punto di riferimento, e ci sono da considerare anche gli oltre 100 Volontari che rimarranno senza sede. Ringraziamo il Sindaco di Fuscaldo Giacomo Middea, che in seguito ad un nostro appello di aiuto, si è subito reso disponibile a risolvere questa spiacevole situazione, impegnandosi concretamente nel rendere disponibile nel breve tempo un locale consono ed adeguato alle nostre esigenze, per poter lasciare i locali della nostra sede e riprendere le nostre attività sul territorio in favore dei più vulnerabili”. Conclude la nota stampa.