PAOLA- «Nelle ultime settimane abbiamo provato a dialogare con le forze del centrosinistra per mettere in campo un progetto politico ed elettorale in grado di contrastare la deriva amministrativa portata dal centrodestra nella nostra Città. Nonostante gli sforzi, purtroppo, alcune scelte hanno portato alla rottura del dialogo, privilegiando la forza dei numeri a quella delle idee e della politica. Abbiamo continuato a dialogare con le aree progressiste presenti in Città, scontrandoci però con una logica puramente personale e individuale, lontana dalla nostra idea di politica e di dialogo. Il presenzialismo a tutti i costi e le battaglie di bandiera non fanno altro che favorire la vittoria di un centrodestra spregiudicato e famelico, relegando l’area del centrosinistra ad una guerra fratricida e Senza nessuna prospettiva. Rete dei beni Comuni e il Partito Democratico, nostri interlocutori, hanno preferito non convergere su alcun nome di superamento e su nessuna prospettiva comune.
Seppure le aperture fatte dal Partito Democratico si siano dimostrate percorribili, d’altra parte le pregiudiziali di Rete dei beni comuni sulla primogenitura del candidato a sindaco e su veti personali non hanno permesso la nascita di una coalizione di centrosinistra competitiva. I dirigenti politici del gruppo di Rete dei beni comuni si dovranno assumere la responsabilità, nel caso non ci fossero ripensamenti, di una spaccatura nell’area del centrosinistra che non fa che favorire l’assalto perpetrato dal centrodestra. Il gruppo Dema, seppure resti a disposizione, non prenderà parte con nessuno dei suoi esponenti in una contesa personale e fratricida che non ha nulla a che fare con il bene della città. Aspettiamo che la politica riprenda il suo posto nelle discussioni, lasciando da parte personalismi e rivalse di ogni sorta, così da poterci mettere a disposizione per un cambiamento reale della città». È quanto rende noto il gruppo Dema di Paola.