Straripa il torrente Scirocco. Nella periferia di Paola è ancora emergenza. A ogni violento acquazzone il torrente esce dagli stretti argini portando fango, acqua e pietrisco sull’arteria che conduce al complesso monastico di Badia che da qualche tempo è diventato uno dei luoghi della memoria grazie all’associazione “Custodi di bellezza”. Sull vicenda è intervenuto il movimento politico della “Rete dei Beni Comuni” di Paola, che ha diramato la seguente nota:

“Due anni di amministrazione de “La nuova era” non sono bastati e il nostro territorio è sempre più fragile. La disastrosa inattività amministrativa che, in questi mesi estivi, ha causato fortissimi e duraturi disagi idrici alla popolazione fa registrare, ancora una volta, malesseri e forti criticità. Siamo ancora ad agosto e, dopo due mesi di siccità, è arrivata finalmente la pioggia che tutti aspettavamo per rinfrescarci un po’ ma anche per dare una ripulita alle nostre strade e riempire i serbatoi degli acquedotti cittadini.Purtroppo, con l’arrivo della pioggia sono giunti anche altri problemi legati all’incuria dei corsi d’acqua e, soprattutto, alla mancanza di interventi su quei punti critici e fragili del nostro territorio.Ancora una volta bambini, anziani, donne e uomini, nostri concittadini, sono condannati a vivere momenti di forte disagio restando bloccati nelle proprie abitazioni a causa della troppa acqua.Cosa accadrà quando l’autunno inizierà a versare sul nostro territorio le risapute e attese masse d’acqua?Insieme al nostro rappresentante comunale Andrea Signorelli ci siamo recati immediatamente sul posto per ascoltare la voce dei residenti e comprendere le cause di eventi che rendono la quotidianità degli abitanti di Badia difficile e, a volte, insopportabile. Tutti ricordiamo gli eccezionali eventi alluvionali che, nel 2010, hanno interessato la nostra città; in quell’occasione la zona di Badia ne uscì disastrata. I residenti ricordano bene le promesse, ripetute a ogni campagna elettorale, con cui si assicurava la risoluzione del problema alluvionale. La soluzione fu allora individuata ma è rimasta una mera promessa elettorale. Ciò che realmente manca è la volontà degli amministratori, passati e presenti, di fare ciò che è dovuto; la costruzione di un piccolo ponte sotto al quale far defluire le acque improvvise e sopra al quale far transitare in sicurezza gli abitanti di quella zona che oggi sono isolati e si sentono anche abbandonati dalle istituzioni. Non serve a nulla inviare la ruspa per sgombrare la strada dai detriti; le prossime piogge ripresenteranno il conto e la piccola stradina diventerà sempre più piccola a causa del suo sgretolamento.S entiremo ancora una volta il piagnisteo della maggioranza Politano e l’usuale scarico di responsabilità. Probabilmente verremo nuovamente accusati di strumentalizzare i problemi dei cittadini ma non importa; non possiamo tacere su quanto è avvenuto in queste ultime ore nella storica zona della nostra bella città, la Badia. Non sarebbe giusto farlo ed è nostro dovere suggerire, come sempre, delle soluzioni a chi finge di non vedere e di non capire”. Conclude la nota.

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