PAOLA- «È da svariati giorni, anzi settimane, che leggo appelli e proclami, da parte di soggetti, che pensano di essere detentori di “investitura divina “, in nome della quale offendono, denigrano, ingiuriano quelli che in una sana competizione politica dovrebbero essere dei semplici avversari.
C è chi parla di coalizioni fondate su grandi interessi , chi di assalto alla diligenza, chi addirittura di coalizioni che stringono la mano a persone di destra (sic) xenofobe, populiste ed antimeridionaliste. Leggendo tutto ciò si rimane inizialmente perplessi, ma visto il perpetrarsi di questo stile rozzo, volgare e Boccaccesco sinceramente è doveroso prendere le distanze da chi pensa di continuare a caratterizzare questa competizione elettorale di un clima velenoso, di odio sociale, quasi che, anziché sede di una campagna elettorale, Paola sia divenuta la città degli Orazi e dei Curiazi. Una campagna elettorale vede dei competitors, degli avversari , ma non deve diventare un regolamento di conti tra nemici. La politica è una cammino durante il quale bisogna costruire e progettare , si formulano alleanze non contro qualcuno ma a favore di qualcosa: Paola. È ridicolo e fascista che alcuni affermino che il giusto stia solo da una parte denigrando proposte e pensieri altrui.
Tutti che si affannano ad invocare una unità sia a destra che a sinistra quando negli ultimi anni ha regnato sovrano l’individualismo e i regolamenti dei conti interni ai partiti, logorando definitivamente i rapporti personali rendendo a dir poco anacronistica, questa ipotesi. La nostra città ha bisogno non di tifo , bandierine e fumogeni, ma di serietà competenza e di una programmazione moderna e lungimirante». È quanto rende noto Emira Ciodaro, del movimento Paola Domani.