Si è svolta nella serata di ieri una riunione attraverso piattaforma zoom, in cui un numeroso gruppo di genitori si è autoconvocato nella predetta per dar vita ad un comitato spontane, il quale come suo primo obiettivo si è dato quello dell’attivazione del servizio mensa nelle scuole aderenti al tempo pieno facenti parte dell’istituto comprensivo Manzoni-Mameli, di Amantea, che ormai dal mese di dicembre si sono viste attivare le 40 ore settimanali senza il previsto “tempo mensa”.
Oltre ad un riassunto completo “dello stato dell’arte“ sulla questione mensa, si sono buttate giu una serie di proposte volte a sbloccare questo perdurante disservizio.
Ecco perché il comitato ha deciso di richiedere ai due interlocutori interessati da questa vicenda ( il comune di Amantea e il dirigente scolastico) un incontro, dal quale poter far uscire definitivamente la
soluzione.


Vorremmo richiamare la vostra attenzione alla lettura di questo racconto che narra della stramberia che la popolazione scolastica è costretta a subire.

Ormai da tempo, va in scena nella mia città, un goffo teatrino tra i commissari prefettizi assegnati al comune di Amantea ed il dirigente a capo dell’istituto comprensivo “Manzoni- Mameli” tale arc. Prof Francesco Calabria.
La trama della sceneggiatura è sempre la stessa: un continuo tira e molla ed un rimpallo di responsabilità tra le parti, garanti forse inconsapevoli, dei risvolti comici di tutta la vicenda.
Anche se di comico non c’è veramente nulla.

Ne è prova, di quanto appena premesso, lo stato attuale delle direttive, non applicate, che regolano lo svolgimento del tempo pieno per gli alunni delle scuole primaria e dell’infanzia della nostra città.

In soldoni, si è costretti a rispettare la durata delle lezioni fino al pomeridiano, ma senza godere del servizio mensa.
Una condizione inconcepibile sotto tutti gli aspetti in termini di considerazione e rispetto dei diritti dello studente,
di fatto negati.
Uno spettacolo di poco gusto a cui si è costretti ad assistere senza diritto di replica, il tutto a discapito dei nostri figli.
Si perché il ruolo genitoriale in questa spiacevole vicenda ha davvero dell incredibile: un immobilismo inquadrato al silenzio e alla rassegnazione, costretto a sostenere il peso di una condizione davvero troppo ingiusta da accettare.
Ahinoi, occorre ammettere che questa é una condotta intrinseca che ci appartiene, restiamo “zitti e buoni” ( tanto per citare una celebre canzone) malgrado le difficoltà e i disagi a cui assistiamo quotidianamente.
Questo immobilismo sui nostri figli non ce lo possiamo permettere.
Ecco perché , senza voler puntare il dito contro nessuno, vi chiediamo l aiuto di portare alla ribalta della cronaca, questa spiacevole situazione.
Immagino, e mi auguro, che non appena si sentiranno bersagliati dall’ opinione pubblica, avvertiranno il dovere di dirci la loro e la smetteranno di trincerarsi nelle loro roccaforti e nelle loro opinioni.
Per il momento regna il silenzio dall’una e dall’altra parte, mentre noi, in cerca delle dovute risposte, chiediamo di far luce su questa spiacevole situazione, auspicando che chi di dovere assuma le sue responsabilità….
Fatelo, facciamolo per i nostri ragazzi!!!!

Un comitato (spontaneo) di genitori scuole primarie e dell’infanzia Amantea.

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