Di Francesco Maria Storino. Fonte: Gazzetta del sud
L’Alta velocità Salerno-Reggio Calabria divide il territorio costiero. Nessun dubbio sull’utilità di un’opera pubblica che vuole fungere da volano per turismo e trasporti sul litorale del Tirreno cosentino ma l’Alta Velocità difficilmente vedrà un fronte compatto di sindaci e amministratori.
È in particolare anche il “gioco” delle fermate con una che potrebbe escludere l’altra a dividere il litorale. Scalea ad esempio potrebbe pagare il prezzo a scapito di Praia essendo la fermata prevista nel tratto che parte da Battipaglia. Scalea ad oggi con la sua nuova stazione è uno di quei comuni serviti dall’alta velocità. Ma chiaramente nel futuro tracciato difficilmente potrebbe prevedersi una doppia fermata una a distanza di meno di cinque minuti dall’altra. Attualmente a Scalea fermano dieci treni ad alta velocità.
A Tortora invece le problematiche sono legate in particolare all’attraversamento del paese. E dall’ultimo consiglio comunale è scaturito un incontro presso il Ministero dell’Ambiente al quale, oltre all’amministrazione comunale, parteciperà anche una delegazione in rappresentanza dei cittadini che potrebbero essere penalizzati dalla realizzazione della tratta dell’Alta velocità ferroviaria. Maggioranza e minoranza hanno concordato sulla necessità di avviare delle forme di protesta. L’adeguamento del tracciato ferroviario esistente, e che ha già penalizzato Tortora nel suo sviluppo, eviterebbe quindi di sconvolgere le zone del Palecastro, Torre Nave e Falconara