“Tra opportunità e veridicità”. Una bandiera Blu per la gloria. Un Tirreno Cosentino diviso a metà tra qualità delle acque ed operazioni di marketing turistico. La Calabria è la terza regione d’Italia, a pari merito con la Campania, per numero di Bandiere Blu ricevute. 20 quelle assegnate alla Regione dei Bronzi per la qualità delle acque. Oggi, martedì 14 maggio, la cerimonia di consegna della Fee. Sul Tirreno cosentino riconfermati i riconoscimenti per Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Maria del Cedro, Diamante. Cosa resta di questa giornata? Un Tirreno Cosentino diviso in due. Se da un lato la Riviera dei Cedri fa incetta di riconoscimenti – Nonostante alcune assenze come Belvedere Marittimo – l’altro lato del litorale resta a bocca asciutta. Da Paola a Fuscaldo fino ad Amantea. “Zero Tituli” direbbe Josè Mourinho. Perché? La qualità delle acque a Paola è Fuscaldo è inferiore a quella di Diamante e Praia a Mare? Si tratta solo di marketing? I comuni del basso Tirreno Cosentino hanno partecipato? In caso di risposta negativa per quale motivo? Domande, teorie, un pizzico di retrologia, ma un disegno preciso che consegna – in vista dell’estate 2024 – un Tirreno Cosentino diviso in due. E, ormai lo sanno tutti, nella Riviera dei Cedri c’è del Blu in più…bontà loro!
La Bandiera Blu che divide in due il Tirreno Cosentino.
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