“Il caro bollette che stiamo registrando, sta già avendo serie ripercussioni sul tessuto sociale ed economico del nostro Paese. Come se non bastasse, questa “mannaia” rischia di abbattersi, come un macigno, sui Comuni, che si troveranno ad affrontare, da qui a poco, un sostanziale aumento dei costi, assolutamente non previsto e con gravi contraccolpi sui bilanci comunali” – é quanto scrive Giacomo Middea, in una missiva inviata, oggi, ad Anci Calabria ed ai colleghi sindaci calabresi.
“E’ infatti fin troppo evidente che, dinanzi a questo sconfortante “panorama”, due sono le strade che un Comune, in solitudine, può affrontare: tagliare risorse su settori strategici ed essenziali o aumentare la pressione fiscale sui propri concittadini. Ipotesi a mio avviso impercorribili, in quanto incompatibili con i bilanci comunali e con i princìpi di veridicità, attendibilità, correttezza, coerenza e congruità degli stessi.
Ci resterebbe una terza via, che è quella che, come ANCI, dovremmo immediatamente percorrere: dobbiamo chiedere allo Stato di farsi carico di trasferimenti erariali straordinari e ad hoc, per compensare i costi in esubero conseguenti all’incremento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas. Urgono interventi tempestivi e mi appello a tutti Voi, affinché la nostra voce arrivi al Governo. Quanto sta accadendo è sconcertante e le misure fino ad ora adottate appaiono carenti ed insufficienti ed un nostro diretto interesse, volto a promuovere azioni a nostra tutela ed a tutela dei cittadini, diventa, a questo punto, indifferibile” – é il preoccupante appello lanciato dal primo cittadino di Fuscaldo.