I rappresentanti dei comuni del basso Tirreno cosentino e dell’alto catanzarese si sono incontrati ad Amantea, a poche ore dall’ennesimo crollo della corsia Sud della Statale 18, al confine tra i comuni di Nocera Terinese e della stessa Amantea, che sta comportando la limitazione del traffico veicolare a una sola corsia, regolato da impianto semaforico, e alla interdizione della stessa statale ai mezzi pesanti.
Presenti gli amministratori dei comuni di Nocera Terinese, Cleto, Serra d’Aiello, Aiello Calabro, San Pietro in Amantea, Belmonte Calabro, Longobardi, San Lucido, Falconara, Paola e Amantea.
Hanno deciso di convocare un tavolo di lavoro per affrontare con concretezza e decisione la grave situazione determinata dal fenomeno dell’erosione costiera che da anni affligge la costa occidentale calabrese e che ora ha raggiunto livelli di oggettiva insostenibilità. Faranno fronte comune affinché il lungo tratto di costa coinvolto sia destinatario, in un contesto di priorità assoluta, di un intervento organico e strutturale di difesa, anche recuperando studi e progetti elaborati nel passato e che, se finanziati, potrebbero accorciare di molto i tempi di realizzazione.
«La Ss18 – affermano i sindaci – costituisce, fatto salvo il tratto autostradale regionale, l’unica grande arteria che collega il Nord e il Sud del Paese, L’eventuale totale interruzione della stessa provocherebbe, per altro, il completo isolamento di una grande area dalle spiccate vocazioni turistiche, imprenditoriale e commerciali, con conseguenze drammatiche sul piano economico e sociale».
Interpretando le forti preoccupazioni delle popolazioni amministrate, i sindaci fanno anche riferimento alla necessità inderogabile di assicurare costantemente gli interventi dei mezzi d’emergenza, quali ambulanze, forze dell’ordine, vigili del fuoco e quant’altro. Nelle prossime ore i primi cittadini diffonderanno un documento unitario nel quale oltre all’istituzione di un tavolo di lavoro permanente con sede ad Amantea, chiederanno il coinvolgimento urgente delle massime autorità istituzionali provinciali, regionali, e alla stessa deputazione calabrese