“Parlare di virus è difficile, parlare di pandemie o di vaccini lo è ancora di più. Straparlare dell’una o delle altre cose è facilissimo. Ed è un esercizio – divenuto politico – molto in voga.
Basta dare fiato alla bocca – senza avere conoscenze – dicendo magari cavolate perché sentite in qualche bar (prima delle 21°°, ovviamente) o al mercato o ancora per strada per assurgere al ruolo di esperti del campo e permettersi di dire sciocchezze e ancora peggio fare scempiaggini.
Inviterei tutti, soprattutto chi ha doveri istituzionali, a far rispettare le istituzioni, RISPETTANDOLE PER PRIMI!
Se faccio il pasticciere, l’impiegato, l’ingegnere, l’avvocato o addirittura se non faccio niente di tutto ciò (e di altro), non ho competenze su virus, vaccini, pandemie e neanche sui raffreddori.
Sicuramente, invece, se faccio parte dell’ISS, o del CTS, piuttosto che dell’AIFA o altro, magari non saprò fare i dolci, non saprò progettare un ponte e non saprò disquisire in un dibattimento in tribunale, ma avrò contezza di virus, vaccini, pandemie e di come affrontarle.
A Diamante invece “sim tutt purtuvalli” e qualcuno si arroga conoscenze che non ha.
E così che il CTS del Comune di Diamante con l’ISS diamantese ed in collaborazione con i laboratori di ricerca dell’AIFA del Comune di Diamante, decidono di emanare ordinanze scellerate, autoritarie e prive di ogni fondamento scientifico. Ma anche sociale ed economico. E si che ignorano qualsivoglia principio della materia sanitaria, ma se così è abbiano almeno l’umiltà di non andare oltre ciò che sostengono esperti e scienziati che hanno speso – e continuano a farlo – la loro vita per la conoscenza medica.
Ed è così che mentre in tutta Italia su indicazione degli scienziati si allenta la morsa delle restrizioni, in considerazione del quadro sanitario economico e sociale, a Diamante – probabilmente su indicazione degli scienziati locali – si prorogano misure che già prima erano fuori range rispetto a quelle nazionali ma che risultano ancora più incomprensibili ed assurde se riproposte ancora oggi.
Reiterare l’obbligo di chiusura alle 21:00 dei bar ad esempio, è una misura degna di chi è lontano anni luce dalla realtà del Paese ormai morto e sepolto sotto un’arroganza politico-istituzionale lontana anche da quelle di alcune realtà autoritarie. Ma possibile che non si capisce che certe misure oggi –specie in questo periodo dell’anno- sono anacronistiche e che i ragazzi alle 21:00 emigrano nei paesi vicini con ulteriori rischi legati al raggiungimento degli stessi? Ma possibile che nessuno ha sentito parlare dei danni psicologici che le restrizioni e le “chiusure” hanno prodotto specie tra i giovani? E chi risarcisce i gestori dei locali del mancato guadagno per una ordinanza fuori da qualsiasi regola nazionale? Ma dove vivete?
E non venite a raccontare la barzelletta dei ridotti contagi a Diamante, perché sono in linea con quelli di tutti gli altri paesi della Calabria. Basta conoscere un po’ di matematica per sapere che queste valutazioni si fanno in ordine percentuale di abitanti e non in termini assoluti.
Per l’alto senso di responsabilità che ci contraddistingue, in questi mesi non abbiamo voluto alimentare polemiche, ma anzi abbiamo cercato di tenere il paese quanto più unito possibile, ma voi veramente non ne azzeccate una ! IMBARAZZANTI!!! Basterebbe semplicemente attenersi alle indicazioni che vengono da chi ne sa sicuramente molto più di voi e avere un po’ di buon senso, ma a giudicare da come ci governate….”
Marcello Pascale
Capogruppo “Diamante e Cirella #SiamoVoi”