DIAMANTE- La nuova era di Achille Ordine conferma ancora una volta le difficoltà riscontrate in aula, dove durante le sedute di consiglio comunale emergono i limiti di esperienza della giunta e del consiglio, a fronte dell’esperienza e della capacità dialettica di una minoranza che va all’attacco con sfilettate mirate.

Nell’ultima seduta consiliare si sono registrati avvenimenti di non poco conto che hanno quasi messo in secondo piano i punti all’ordine del giorno. Il presidente del Consiglio, Mariano Casella ha difatti vietato le comunicazioni iniziali ai consiglieri di minoranza che ne invocavano invece la possibilità.

Una situazione di tensione e grande imbarazzo, che ha scatenato una serie di polemiche che potrebbero durare anche nei prossimi giorni. Pino Pascale, ex vicesindaco uscente ha abbandonato l’aula affermando di “non aver mai visto una cosa simile”. Vibranti le proteste dell’Avv. Liserre che ha tuonato di ricorrere anche agli organi preposti in virtù “di una violazione dei diritti dei consiglieri comunali garantiti dal regolamento”.

I toni si sono inaspriti nuovamente alla fine dei lavori, dopo quattro ore di seduta. Durissimo il battibecchi tra il consigliere Liserre ed il sindaco Ordine, tanto da dover sospensere la seduta.

Durissimo anche il commento del gruppo di Marcello Pascale, che per mezzo della pagina ufficiale “Liberamente”, ha inteso dichiarare: «Abbiamo pensato molto se scrivere di questa vergognosa pagina politica del nostro paese e, per tale motivo, ieri stesso non abbiamo manifestato il nostro disagio sui mass-media o social network. A mente fredda, però, ripensando all’indecoroso spettacolo offerto ieri da qualche membro del Consiglio Comunale e di qualche astante ultras nel pubblico, abbiamo ritenuto giusto dire a gran voce che quello che è successo è semplicemente VERGOGNOSO. Che questa maggioranza non regga il confronto dialettico e di conoscenza amministrativa con i gruppi di opposizione è ormai un dato acclarato e facilmente evidenziabile in tutti i Consigli Comunali che si sono tenuti fino ad ora. Fino a quando, cioè, per la prima volta nella storia del nostro paese si tenta d’impedire ai Consiglieri che ne fanno richiesta, la formulazione – ad inizio seduta consiliare – di Comunicazioni, Raccomadazioni, Segnalazioni, etc.
Questa è una condizione che, sebbene non regolamentata, non è neanche vietata ed è alla base della democrazia che tanto hanno sbandierato in campagna elettorale e che miseramente è naufragata nel tentativo mal riuscito di imbavagliare le forze di opposizione. Ieri si è consumata sicuramente la peggior pagina politica del nostro Comune, che pure ha visto negli anni momenti di forti tensioni, ma mai si era arrivati ad una situazione di tale gravità. Questo è quanto è successo ieri nel corso del Consiglio Comunale che era iniziato subito con forti tensioni per il mancato rispetto della dignità politica discriminata dei Consiglieri di opposizione (e questa condizione aveva già prodotto l’abbandono dell’Assise Consiliare di uno dei Consiglieri di minoranza). Si è, però, scelto di andare avanti nella discussione dei punti all’ordine del giorno (non senza momenti di ulteriore tensione) ma restando nel confronto quantomeno civile, fino all’epilogo già descritto e che ha necessitato dell’ennesima sospensione di una seduta Consiliare, per cercare di riportare la calma. Spettacolo surreale, indecoroso, vergognoso, e non sappiamo quali altri aggettivi utilizzare per rappresentare il disagio provato, su cui i cittadini faranno sicuramente la loro doverosa riflessione».

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