Cennamo ritira le dimissioni
Colpo di scena a Cetraro, la maggioranza c’è
Ecco la dichiarazione
Otto consiglieri comunali hanno formalmente richiesto la convocazione del consiglio comunale, un atto di grande responsabilità nei confronti del nostro paese.
Un gesto che oggi assume un significato ancora più profondo, perché è evidente che la nostra comunità ha un bisogno urgente di unità, concretezza e soprattutto di una politica che sia orientata esclusivamente al bene comune.
Questo atto dimostra che ci sono ancora amministratori che hanno il coraggio di mettere da parte i propri interessi personali per guardare al futuro del paese.
Diversamente da coloro che, in ogni occasione, hanno sfruttato il contesto politico solo per fini personali, senza considerare l’importanza della politica come servizio alla comunità.
Non posso nascondere che la mia sindacatura ha incontrato delle difficoltà reali. Abbiamo vissuto due anni segnati dalla pandemia, che ha avuto ripercussioni pesantissime non solo sulla salute pubblica, ma anche sulla gestione amministrativa.
Abbiamo dovuto fare i conti con un bilancio comunale “gessato”, bloccato da vincoli che hanno limitato la nostra capacità di manovra.
E, come in ogni amministrazione, ci sono state dinamiche che non sempre hanno favorito un percorso fluido e lineare.
Tuttavia, ciò che il nostro paese non può più tollerare sono le strumentalizzazioni politiche.
Non c’è più spazio per manovre finalizzate solo a interessi personali o di piccoli gruppi.
Oggi serve il coraggio di compiere scelte difficili, di assumersi responsabilità e di promuovere un confronto costruttivo che guardi davvero al futuro del paese.
Il gesto dei consiglieri comunali va esattamente in questa direzione: hanno scelto il confronto e la prospettiva politica, mostrando quel senso di responsabilità che dovrebbe guidare chiunque faccia politica.
Purtroppo, non tutti hanno dimostrato di avere quella centralità politica necessaria per affrontare i momenti difficili. Molti preferiscono alimentare divisioni e utilizzare ogni occasione per consolidare la propria posizione.
Questo non è il modo in cui si costruisce il bene comune.
In questo senso, l’appello coraggioso di Forza Italia a livello provinciale, regionale e nazionale, e poi condiviso anche a livello locale, rappresenta un segnale positivo che va nella direzione giusta.
È un invito alla responsabilità e alla coesione, elementi essenziali per il risanamento della nostra comunità.
Le mie dimissioni da sindaco sono arrivate proprio perché, in quel momento, la politica non aveva fatto prevalere le ragioni della responsabilità collettiva.
Questo dimostra chiaramente che nessuno è attaccato alla poltrona.
Chi ha ricoperto il ruolo di sindaco sa, o dovrebbe ricordare, quanti sacrifici personali e professionali si affrontano, specialmente in un contesto socioeconomico estremamente difficile come quello che abbiamo vissuto negli ultimi anni. Fare il sindaco in un periodo come questo richiede impegno costante, rinunce e la capacità di prendere decisioni difficili nell’interesse esclusivo della comunità.
Detto ciò, alla luce della nostra richiesta di convocazione del Consiglio Comunale, riferirò alla prefettura di Cosenza – con la quale sono in costante contatto – la decisione di ritirare le mie dimissioni.
Questo per portare avanti quel progetto di risanamento e di svolta che avevamo iniziato e che credo sia ancora fondamentale per il futuro del paese.
La comunità merita stabilità e concretezza, e il lavoro che abbiamo avviato non può essere abbandonato proprio ora.
Infine, ormai tutti sanno chi ha utilizzato la politica come strumento per strumentalizzare, per ingannare.
Chi ha a cuore solo se stesso è ormai evidente agli occhi di tutti.
Ma di questi aspetti, e del percorso che intendiamo seguire, avremo modo di parlarne nei prossimi giorni all’interno della nostra comunità.
Il dialogo e il confronto con i cittadini saranno fondamentali per costruire insieme il futuro con coraggio e responsabilità.