BELVEDERE MARITTIMO- Tanto livore per niente. Si è concluso con un nulla di fatto il tentativo di Belvedere Futura di far cadere l’amministrazione comunale e per il consigliere comunale, Eugenio Greco si sarebbe trattato della seconda di fila. Basterebbero le parole in consiglio comunale dello stesso Filippo Perrone per certificare l’entità della debacle politica: “Per stare con Cascini – ha affermato l’ex delegato allo sport – abbiamo perso pezzi nel gruppo. È stata una scelta travagliata, non del tutto digerita dagli elettori”. Parole che lasciano trasparire quantomeno scarsa lungimiranza politica dato che nessuno ha costretto Greco, Martucci e Perrone a schierarsi nell’allora Progetto Belvedere. Da domani Futura non farà più parte della maggioranza ma il sindaco resta in sella, “grazie al salto”, sempre più certo, della dott.ssa Maria Rachele Filicetti. Cascini avrà inoltre due postazioni da distribuire nella nuova forza di Governo: il posto in giunta di Greco e la presidenza del consiglio comunale. Futura rischia di uscire dal distaccamento con le ossa rotte. Perrone potrà continuare a parlare dei grandiosi risultati conquistati sul campo sportivo soltanto al passato, perché altri li completeranno al suo posto. Futura ha parlato di mancanza di collegialità nelle scelte, ma proprio non si riescono a comprendere le motivazioni che hanno portato Futura in soli 18 mesi a non incidere nell’azione amministrativa. In consiglio comunale il botta e risposta tra Greco e Perrone ed il primo cittadino è stato vibrante. Toni alti per i primi, pacatezza e garbo istituzionale per il secondo. Le forze di maggioranza ed opposizione non se le sono mandate certo a dire, ma l’impressione è che Futura abbia in realtà fallito il colpo decisivo. Una sorta di rigore sbagliato al novantesimo, che capita una volta sola nella vita. Stabile ed attendista Impegno Comune per Belvedere Marittimo. Massimilla con il proprio intervento politico in aula ha messo in palese difficoltà Maria Rachele Filicetti, la quale, probabilmente goffamente, ha anticipato i tempi, cascando nella trappola tesa dal capogruppo di minoranza. L’ex candidata a sindaco di Uniti infatti ha annunciato – senza una vera motivazione – di non voler sfiduciare il sindaco, anche se in nessun caso la maggioranza poteva subire una verifica in questa assise comunale.

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