Elezioni Europee: PD seconda forza politica in città. Il campo largo supera il centrodestra: è il tempo di iniziare un percorso comune. Delude FI: quali ripercussioni all’interno dell’amministrazione comunale?
L’esito delle recenti elezioni Europee ci lascia soddisfatti. Innanzitutto perché – con un centrodestra che in città, a più riprese, ha mostrato i muscoli – il Partito Democratico si afferma come la seconda forza politica di Amantea, sfiorando il 18%. Ma lo siamo per il risultato nazionale, per quello straordinario nel Mezzogiorno e perché i candidati che abbiamo sostenuto sono risultati tutti eletti. A Pina Picierno, Antonio Decaro, Lucia Annunziata, Raffaele Topo e Sandro Ruotolo vanno i complimenti e gli auguri di buon lavoro del nostro Circolo.
Siamo felici soprattutto del fatto che il PD è tornato ad essere la forza politica di riferimento della fascia 18-30 anni.
L’ alternativa alla deriva delle destre riparte proprio da una nuova sensibilità che è quella giovanile, e lavoreremo per questo sul territorio anche attraverso l’apertura di un circolo dei Giovani Democratici.
Tornando ai dati, il PD in città prende ben 4 punti percentuali in più di Forza Italia – che ha portato ad Amantea, per la chiamata al voto, il Presidente della Regione Roberto Occhiuto, l’Assessore regionale Gianluca Gallo, la Presidente della provincia Rosaria Succurro e che godeva del sostegno di un pezzo significativo dell’amministrazione comunale – e 10 della Lega, che tenta di radicarsi nel territorio.
Il Partito Democratico è primo alla sezione n. 4 (19,03%), alla 7 (24,17%) e alla 9 (22,07% e in diversi seggi supera la quota interessante del 20%.
Dati che rappresentano una motivazione e ci trasmettono responsabilità.
Ma queste elezioni ci conducono almeno ad altre due ulteriori riflessioni.
La prima riguarda i dati aggregati dei due principali schieramenti. Se i partiti di centrodestra (Fratelli d’Italia, FI e Lega) ottengono complessivamente il 43%, quelli del c.d. “campo largo” (PD, M5S e AVS) raggiungono il 45%. Un dato che impone una riflessione! Seppur ogni elezione rappresenti una storia a se stante e per quanto elezioni di diverso tipo siano di difficile comparazione, riteniamo che in città ci si debba porre il problema di come forze politiche che presentano evidenti punti comuni, e che esprimono i medesimi valori, inizino a confrontarsi e a ragionare insieme. E questo deve essere letto come un invito pubblico a percorrere tale strada. Al riguardo, chiediamo alle forze politiche alternative alla destra di incontrarci in una interpartitica per avviare interlocuzioni e confronto. Riteniamo assolutamente evidente di come il “ritorno” alla politica fatta dai partiti rappresenti una necessità (e una opportunità) per Amantea.
La seconda ha a che fare con le dinamiche interne all’amministrazione comunale. È innegabile che il dato di Forza Italia – per l’impegno profuso da diversi esponenti dell’amministrazione comunale, con in testa il delegato ai grandi eventi architetto Campanella – sia sotto le aspettative dei suoi sponsor (dubitiamo che sia stato colto l’invito alla felicità del Presidente Occhiuto formulato dal Sindaco!). Ecco perché riteniamo lecito chiedersi se tale evidenza non determini un nuovo assetto degli equilibri interni all’amministrazione o se non ne mini addirittura la tenuta. Quando si mettono in campo straordinarie energie, esponendo i tre massimi rappresentanti regionali di un Partito, se poi si raccoglie poco più del 13% allora la politica alcuni interrogativi deve porseli. Scelte e conseguenze sono un metro per misurare la serietà della politica. E la politica è una cosa seria.
Esecutivo e Direttivo
PD Amantea
Circolo “Moro-Berlinguer”