“La questione relativa all’alta velocità è molto delicata e non può prescindere dall’ascolto dei territori”. Così il Presidente del Consiglio Comunale di Scalea Gaetano Bruno ha commentato il dibattito che si è aperto attorno all’importante progetto di RFI.
“Il Consiglio comunale di Scalea si è già espresso nel mese di dicembre con l’obiettivo di mantenere la fermata dell’alta velocità a Scalea ma le osservazioni da fare vanno ben oltre quella che può sembrare una posizione di banale campanilismo. Innanzitutto – prosegue Bruno – c’è da considerare la Riviera dei Cedri come meta turistica pertanto meritevole di essere raggiunta in maniera rapida e comoda”.
“Recentemente – ricorda il presidente del Consiglio comunale di Scalea – le fermate di treni veloci hanno favorito apposite convenzioni con i consorzi turistici che sono riusciti a fare leva anche sulla raggiungibilità della zona per meglio posizionarsi sul mercato. Inoltre, dal dialogo con le parti sociali, è subentrata la viva e fondata preoccupazione per gli aspetti legati all’impatto ambientale che il tracciato previsto da RFI potrebbe avere soprattutto sui territori dei parchi nazionali della Sila e del Pollino e, in un momento storico in cui la tutela dell’ambiente viene finalmente riconosciuta come valore fondamentale della Carta Costituzionale, si tratta di aspetti non affatto trascurabili”.
Il tema dell’alta velocità rimane centrale nell’agenda dell’amministrazione comunale di Scalea che è pronta ad avviare attività a supporto degli incontri avuti finora: “RFI ha il dovere di ascoltare i territori e garantire in ogni caso una connessione veloce e comoda per la Riviera dei Cedri – ha ribadito Bruno – È chiaro che se parliamo di alta velocità non si può pretendere una fermata in ogni città della costa ma guai a replicare il refrain del <>. Abbiamo visto cosa è significato chiudere gli ospedali di frontiera e quanto è stato complicato iniziare un processo di riapertura”.
“Ora non possiamo permettere che la Riviera dei Cedri sia isolata e resti priva di collegamenti adeguati perché non ci sarebbe più il tempo per recuperare e si finirebbe per condannare tutta la costa ad un inesorabile impoverimento e ad un irreversibile spopolamento. Come comune di Scalea – ha concluso il Presidente del Consiglio comunale – intendiamo alimentare il dibattito coinvolgendo tutti i sindaci del territorio per creare una apposita commissione che possa confrontarsi con RFI, governo Regionale e Nazionale”.