Vite di cristallo” diventa un film, l’annuncio lunedì 6 maggio all’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro.

Lunedì 6 maggio 2024, alle ore 17:00, si terrà a Catanzaro, la presentazione del libro “Vite di Cristallo” (Rubbettino Editore), della scrittrice calabrese Francesca Lagatta, già autrice di “Sanità Organizzata” (Falco Editore) e giornalista di LaC News24. L’evento si svolgerà nell’aula Magna dell’Accademia delle Belle Arti. Nel corso dell’evento, il regista Giovanni Carpanzano illustrerà il progetto della realizzazione di un film ispirato all’opera. Oltre all’autrice e al regista, interverranno Anna Cervati, co-protagonista dell’opera, e Virgilio Piccari, direttore della prestigiosa accademia. “Vite di cristallo” diventa un film“Vite di cristallo” racconta la storia di coraggio e di amore tra una madre e il figlio, Emanuele De Bonis, affetto da adrenoleucodistrofia. Quest’ultimo ha combattuto contro la malattia per quarantuno anni, tra atroci sofferenze, e si è spento lo scorso 1° settembre, lasciando un’impronta indelebile della sua esistenza. L’opera ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica circa le drammatiche condizioni in cui sono costretti a vivere i malati cronici e le loro famiglie, in particolar modo quelle che combattono contro malattie altamente invalidanti e degenerative, come l’adrenoleucodistrofia, che portano, molto spesso, all’emarginazione sociale. Chi è Giovanni CarpanzanoGiovanni Carpanzano è un regista e docente, laureato in arti visive e discipline per lo spettacolo-scenografia. Diplomato all’Accademia Internazionale di Teatro di Roma e alla S.I.A.C. di Reggio Emilia. Ha vinto il premio M Arte Live, debuttando al Piccolo Ambra Jovinelli nel 2005. Ad ottobre 2023, dopo una lunga gavetta costellata di collaborazioni importanti, ha debuttato al cinema con il film “Il vuoto”. Ora è nuovamente al lavoro per la realizzazione di un film ispirato a “Vite di cristallo”. «Quando ho letto la storia di Emanuele De Bonis – dichiara il regista catanzarese – sono rimasto molto impressionato e insieme all’autrice e alla signora Anna Cervati abbiamo deciso di rendere questa storia immortale. Il nostro obiettivo è anche quello di dare voce ai tanti malati cronici e alle loro famiglie che, molto spesso, nella nostra società sono invisibili».

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