SAN LUCIDO- Fortissima emozione, grande partecipazione ed entusiasmo intorno alle serate della rassegna culturale “luci di Calabria per il turismo di ritorno”, la kermesse messa in piedi dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco De Tommaso in collaborazione con la Pro-loco. Emozione che, dopo aver vibrato negli incantevoli angoli del centro storico, con la musica del maestro Maurizio Dones, accompagna lo spettacolo di varietà e talk show che ha infervorato il pubblico di sabato 13 e continuerà a trascinare questa sera nel suggestivo panorama della Panoramica nicetina, il belvedere da mozzafiato della splendida San Lucido. Con la conduzione delle bravissime Francesca Ramunno e Debora Calomino, a cui si è aggiunto, sabato, il divertentissimo mago e presentatore Umberto Carpani, sono sfilati e sfileranno anche questa sera giovani talenti dell’arte del canto, della musica, dello sport accanto a personalità rappresentanti dei turisti delle radici, come Raoul Matera, figlio dell’omonimo grande politico e neurochirurgo di fama emigrato da San Lucido in Argentina, ed accanto a personalità come Pino Puzzello, figlio di Matteo, colui che musicò l’inno di San Lucido vincendo la seconda edizione della famosa, grande ed antica manifestazione del Lucival. Nella serata di ieri inoltre grande vetrina per i turisti delle radici sanlucidane, con Ubiratan Iorio e Franco Casa, personalità di successo rispettivamente in Brasile e negli Stati Uniti e per Caterina Rago, che con i suoi successi nella danza , porta in auge il nome di San Lucido nel mondo. A rendere ancora più visibile e tangibile il clima appassionante della memoria storica, la mostra fotografica di Marco Mele “ Cartoline della San Lucido antica “ e “Il Lucival nel cuore”, perché l’orgoglio delle radici sia di attrazione sempre e sia la molla per costruire un futuro più brillante ancora per la cittadina sanlucidana.
Spazio anche per la Compagnia teatrale Cilla guidata dal maestro Giuseppe Sciacca ed ancora coloro che si occupano della formazione dei nostri talenti: le scuole di musica come le scuole di ballo e giovani talentuosi che aprono le porte di nuovo lustro per la comunità.
Ed intanto la panoramica ha ospitatp la gastronomia tipica nei suoi sapori più accattivanti. Tra gli stands ha avuto un posto speciale un atavico prodotto sanlucidano: la pitta chjina che recupera un modo di vivere della San Lucido più antica e la memoria storica dei forni esistenti un tempo nel centro storico, ricordando la duplice vocazione marinara e collinare della cittadina.