“Durante il Consiglio comunale tenutosi in data 18.03.2022 è stato approvato il Regolamento comunale per l’istituzione e la disciplina dell’Imposta di Soggiorno. Come gruppo politico di opposizione abbiamo votato contro l’approvazione di un Regolamento che prevede l’applicazione di una nuova tassa per “le persone fisiche non residenti che pernotteranno nelle strutture ricettive (di qualunque tipo) ubicate nel Comune di Fuscaldo”. Una imposta dovuta per ogni notte, fino ad un massimo di n.7 pernottamenti consecutivi. L’imposta da applicare sarà definita dai membri della Giunta comunale successivamente, aprioristicamente. Il Sindaco Middea, che ha trattenuto per sé la delega al bilancio, ha dimostrato di saperci fare davvero tanto con i conti, (questo il commento ironico del gruppo di opposizione Il Futuro che Vogliamo), considerato che per “fare cassa” ha ipotizzato come unica strada percorribile quella di istituire una nuova imposta. In un momento storico così delicato per cittadini, albergatori e attività imprenditoriali, nel quale la pandemia ed il conflitto Russia-Ucraina stanno mettendo in ginocchio l’intera economia mondiale, riteniamo assolutamente inopportuno aumentare la pressione fiscale per tutti coloro che stanno subendo la crisi, economica e sociale. Mentre la Regione Calabria, i vari Ministeri e l’Unione Europea, riconoscendo la delicatezza del momento, stanno sovvenzionando in diversi modi( anche in parte criticabili) il comparto turistico, l’Amministrazione di Fuscaldo si concede il lusso di istituire una nuova imposta disincentivando i potenziali visitatori che dovranno pagare un surplus per estivare, anche se per brevi periodi nel nostro paese. Non siamo contrari all’istituzione dell’imposta di soggiorno in maniera pregiudizievole, continuano i componenti del gruppo politico Il futuro che Vogliamo, considerato che in molti altri Comuni d’Italia già esiste da più tempo, ma è bene evidenziare che prima di chiedere ai turisti una imposta per soggiornare, bisognerebbe rendere Fuscaldo un Paese attrattivo, accogliente, garantendo i servizi primari propri dei mesi estivi, considerato che spesso il mare è sporco, vi è disordine nella viabilità ed in alcuni casi sporcizia nelle strade e mancanza di acqua per le necessità sanitarie. Senza contare l’assenza di ritrovi ludico-sportivi.
Quando tutto ciò sarà garantito ai turisti, ma ancor prima ai fuscaldesi, potremmo definirci un Paese normale, civile e solo allora pensare a far pagare una imposta, accessibile, a chi deciderà di venire a villeggiare. Ripensando di intervenire grazie ad un contesto ambientale più favorevole”. È quanto affermato dal gruppo di opposizione consiliare “Il futuro che vogliamo”.