Scomparve l’undici settembre 2001 senza lasciare traccia, oggi la svolta sul caso Massimo Speranza.
Il personale della Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha arrestato stamani, giovedì 03 aprile, cinque persone accusate del presunto delitto di “lupara bianca” nei confronti dell’allora ventunenne.
Dopo quasi un quarto di secolo, attraverso ricostruzioni, testimonianze di collaboratori di giustizia e di indagini che non si sono mai fermate, gli inquirenti hanno fatto luce sull’omicidio, maturato nel contesto mafioso cosentino della cosca degli Zingari di Cassano, in un periodo in cui c’era una forte contrapposizione al clan degli “italiani”, a cui Speranza, classe 1980, era vicino.
Questo il complesso quadro nel quale sarebbe scaturito l’omicidio. Sempre da quanto raccolto nel corso delle indagini, la vittima avrebbe passato delle informazioni agli esponenti degli “italiani”.
Speranza, detto “il Brasiliano”, sarebbe stato ucciso a San Demetrio Corone, dopodiché il suo cadavere sarebbe stato occultato.