Nella mattinata odierna è stata data esecuzione ad un provvedimento cautelare emesso dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura di Catanzaro, con cui sono state disposte quattro misure cautelari degli arresti domiciliari a carico di tre finanzieri in servizio presso il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Cosenza e di un professionista bruzio, ritenuti gravemente indiziati dei reati di accesso abusivo a sistema informatico e corruzione.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Catanzaro e svolte dal Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria di Cosenza, hanno tratto origine dalle segnalazioni inviate dal Garante della Privacy e dal Ministero degli Interni in relazione all’ingente mole di accessi realizzati dai tre militari alla banca dati INPS in uso al corpo. In seguito ai minuziosi approfondimenti svolti da altra articolazione del medesimo reparto della Guardia di Finanza è stato possibile appurare che i numerosi accessi censiti (relativi ad oltre 160.000 soggetti) erano del tutto estranei a ragioni di servizio.
Veniva, pertanto, disposto l’avvio di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali grazie alle quali è stato possibile ricostruire l’esistenza di un’attività sistematica di raccolta illecita di informazioni personali di contribuenti, residenti sull’intero territorio nazionale, che venivano poi cedute da uno dei militari, dietro utilità, ad un avvocato del foro di Cosenza (anch’egli destinatario di provvedimento restrittivo) titolare di una società preposta alla gestione di database.