Riceviamo e pubblichiamo:

«A Fuscaldo nel pieno centro cittadino, di fianco le Poste, le scuole, negozi, pizzerie e altre abitazioni, stanno realizzando una casa funeraria ( il vero nome é obitorio) al piano terra di un condominio composto da 64 appartamenti! L’apertura è stata, ovviamente, persino oggetto dell o.d.g di una assemblea condominiale, ma, non essendo stato raggiunto il quorum non è stata proprio trattata la questione ( Peraltro, occorre l’unanimità dei partecipanti)

Tramite legale e innumerevoli “PEC” stia denunciando all’ente comunale che la suddetta apertura, crea tanti disagi e non è contemplata da un vecchio piano regolatore che quando è stato stilato, 50 anni fa, non ne aveva la benché minima conoscenza di tali attività. CARRI FUNEBRI, CON CHI È PASSATO A MIGLIOR VITA CHE ATTRAVERSANDO IL PARCHEGGIO CONDOMINIALE , CREERANNO ENORMI DISAGI anche psicologici AI POVERI CONDOMINI, che dovranno fare i conti con disturbo della quiete pubblica reciproca, mancanza di parcheggi, deprezzamento immobili e soprattutto i fumi del trattamento dei corpi dei poveri defunti che devono essere espulsi all’esterno (nel cortile condominiale), senza considerare che di fronte ai dolenti e ai visitatori che si recheranno a fare visita al defunto, i poveri condomini dovrànno persino adattare, a casa propria, il tono della voce per non offendere il povero defunto. Senza contare la mancanza dei parcheggi! Siamo in pieno centro! si dovrebbe parcheggiare in un area distante dal luogo e percorrere a piedi la strada principale del paese con transito di auto, pullman e altro e creando serio pericolo di incolumità pubblica.

Il responsabile dell ufficio dice che è tutto a posto e risponde che questi nostri disagi non esistono.

Dal 28 di ottobre si sta chiedendo l’accesso agli atti non li hanno concessi ne dato risposta. Perché?

Si tiene a sottolineare che con le persone che stanno realizzando la casa funeraria non vi é alcun livore né tanto meno problemi alla persona.

Noi condomini abbiamo creato un comitato per far tutelare i nostri diritti e di difenderli in ogni dove essi tentino di sopprimerli.

Già pronto il ricorso al Tar,

Ma saremo pronti anche per il consiglio di stato e per la corte Europea dei diritti dell uomo se ce ne sarà bisogno».

Firmato Gruppo Comitato No alla Casa Funeraria.

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