Insomma, nulla di nuovo sotto il sole e l’indignazione corre veloce. Il vero problema è che però “qualità e selezione” dovrebbero farla per primi gli autoctoni, coloro che sulla Riviera dei Cedri risiedono tutto l’anno, ma che puntualmente, quando arriva il momento di “fittare”, danno i propri immobili al miglior offerente. Questo mercato parallelo dei fitti e delle compravendite nessuno lo organizza o lo regola. La storia è vecchia, ridondante, noiosa, visto che potremmo riprendere gli articoli pubblicati anni e anni fa per ritrovarvi le stesse parole; ciò mette in evidenza solo una cosa: se la volontà non cambia, non possono cambiare i risultati. A cosa serve quindi l’indignazione?
Come sempre, a settembre tutto sarà dimenticato, anzi si penserà ai bei momenti agostani, quando le strade erano gremite e qualche spicciolo in più nelle casse dei commercianti entrava… che poi dalle nostre parti, l’estate serve a questo: a fare cassa