Cupello (LMC): “Porto? Erosione costa, acqua inquinata, espropri miseri per i cittadini”

Aldo Maria Cupello, coordinatore dell’associazione La Migliore Calabria, torna sulle nostre righe in merito alla questione “Porto dei normanni”.

“Giovedì 1° agosto i paolani avranno modo di assistere all’ennesima parata politica sul porto di Paola. Prima le passeggiate a favore di telecamera, ora convegni in pompa magna con una lista interminabile di relatori” sostiene Cupello e continua:

“Sia chiaro, nessun ostruzionismo ma occorre viaggiare con i piedi per terra, perché certa politica, a Paola, sta facendo del porto il suo specchio per le allodole. Si pensa che costruire un porto turistico risollevi le sorti della città, creando affluenza e generando introiti economici non da poco. Mettiamo caso che il porto esista già; che contesto accoglierebbe i turisti? Ebbene, una città con un programma estivo scritto e diffuso a stagione iniziata, a costo zero e sulle spalle delle associazioni locali. Una città che, una volta passati i cancelli del porto, risulta incapace di poter far fare una doccia al turista di turno perché manca l’acqua. Due esempi, questi, in grado di dimostrare che ad un porto andrebbe accompagnata una visione di insieme”, tuona il giovane, mostrando poi le criticità e le incoerenze che nel tempo sono susseguite alla presentazione del progetto portuale:

“Si tratta di un progetto che prevedeva 500 e più posti di ormeggio, calati ora a 477. Un progetto che, a seguito della manifestazione di interesse, vantava sui giornali e in tv ben 7 gruppi di investitori, ad oggi ridotti ad uno soltanto, la S. I. L. E. M. srl di Villa San Giovanni (RC). Un progetto, come se non bastasse, intento a voler espropriare cittadini e attività commerciali che tuttora stanno ristrutturando ma che, una volta avviato il cantiere per il porto, vedranno distrutti i propri sacrifici. Il tutto a fronte di una previsione di 500.000€ di indennizzo, sia per attività e sia per immobili con residenti all’interno, una cifra misera attesa la metratura dell’area di costruzione a favore del progetto, basata su tavole edilizie di 40anni fa che non tengono chiaramente in riferimento lo sviluppo dell’attuale territorio”

E sull’aspetto naturalistico, i dubbi non sono da meno: “In ultimo, ma non per importanza, il porto priverebbe i paolani della bellezza della propria spiaggia libera, asfaltandoci sopra e favorendo l’erosione della costa, per non parlare dell’ovvio inquinamento delle acque circostanti a seguito degli scarichi delle imbarcazioni”.

“Siamo sicuri sia un sogno di tutti, ma davvero tutti, i paolani?” conclude Aldo Maria Cupello.