Il bullismo è un fenomeno che divampa come fuoco. Basta una piccola scintilla per scatenare l’ inferno. Un inferno in cui comandano i bulli, i più forti, ed ubbidiscono le vittime, i più deboli. Il luogo dello scempio il più delle volte è la scuola. Il bullo inizia con l’ emarginare dal gruppo l’ indifeso, magari per idee in contrasto o per semplice causa estetica, dopo di che inizia con le minacce, le ingiurie, gli screzi per poi finire con le botte e i massacri del corpo, della mente e dell’ anima intera. Andare a scuola e ritrovarsi chiuso in bagno assieme a delle bestie forzute che si sfogano picchiando duramente, sostare nel piazzale scolastico durante la ricreazione ed essere deriso da tutti, per come si è, forse fin troppo buoni, forse fin troppo altruisti per poter gridare al mondo ciò che si sta passando. Molti studenti subiscono tutto questo nella loro adolescenza. Ci reputiamo una società progettata verso in avanti, ma alla luce di questi fatti, altro non siamo che indietro, nell’ abisso dell’ inciviltà più oscura. I forti vincono sui deboli. Da sempre è stato così. Ma è più che evidente d’ altronde che andare di questo passo, non è possibile. Si inciampa solamente. I bulli che si credono forti dovrebbero capire che se usano la violenza altro non sono che dei fottuti deboli e perdenti, e se riversano il male o magari le tristi condizioni familiari ed economiche sulle vittime, sbagliano di grosso. Il male genera solo male e non serve a nulla. Infine, alle vittime di bullismo, ribellatevi sempre. Credete in voi stessi e nella speranza del pensiero che la violenza psicologica e fisica che subite, non ha diritto di esistere. Non state in ginocchio, i bulli non sono santi, anzi tutt’ altro. Confidiamo nelle scuole, nella famiglia, nelle associazioni sportive affinché ciascun ragazzo da essi possa apprendere che senza rispetto non si va da nessuna parte. Basta con le botte. Basta con le minacce. Molte giovani vite soni scomparse a causa di questo orrore. No al bullismo, ora e per sempre.
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