SQUILLACE (CZ) – I carabinieri di Catanzaro e Soverato hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti ritenuti responsabili del reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le sei ordinanze sono state eseguite a margine di un’attività investigativa condotta dai carabinieri di Squillace in collaborazione con i colleghi di Gasperina. Cinque persone sono finite ai domiciliari, mentre per un’altra è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sequestrati inoltre tre immobili utilizzati per le attività illecite ubicati a Squillace Lido, Copanello e Stalettì. Gli indagati avevano messo in piedi un vero e proprio giro di prostituzione e chiedevano agli occupanti degli immobili dediti all’attività di meretricio, somme di denaro notevolmente superiori al valore di mercato. L’attività investigativa, messa in atto attraverso intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione, pedinamento e controllo, ha consentito di accertare l’esistenza di un’attività illecita di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione posta in essere dagli indagati in concorso tra loro, ciascuno con ruoli e compiti ben precisi. I “protettori” difatti, avrebbero dato vita ad una fiorente attività di prostituzione all’interno degli immobili di proprietà di uno dei soggetti indagati, nei quali le donne erano solite prostituirsi, favorite dal sostegno logistico fornito dagli altri indagati che si preoccupavano di garantire alle donne gli spostamenti ed il necessario per l’attività illecita. Le persone coinvolte nell’operazione sono A.S., 38 anni di Catanzaro, G.M. 78 anni di Borgia, G.R. 47 anni di Catanzaro, G.M. 39 anni di Catanzaro, L.S. 34 anni di Catanzaro, M.A.48 anni di Catanzaro (Obbligo di presentazione alla pg) .