E’ Fuscaldese il nuovo eletto in Senato Accademico nelle recenti elezioni studentesche tenutesi in Università La Sapienza di Roma.

Francesco Alessio Santoro con oltre 2.500 voti è risultato il primo eletto della lista Sapienza Futura, la più grande associazione universitaria europea, la quale annovera oltre 200 rappresentanti nelle diverse Facoltà. Studente di medicina al quarto anno, è riuscito a raggiungere l’ambito traguardo di essere eletto in un organo collegiale molto importante,come il Senato accademico, dopo essere già stato per due anni rappresentante degli studenti presso la Giunta di Facoltà di Medicina e Psicologia. Raggiunto telefonicamente, emozionato e soddisfatto, ha rilasciatola seguente dichiarazione: “Ritengo doveroso, in primis, ringraziare gli studenti elettori che hanno riposto la loro fiducia nei miei confronti e verso l’associazione studentesca “Sapienza Futura”, capace di raccogliere oltre 15.000 voti, la quale mi ha concesso l’opportunità di candidarmi.

Un risultato lusinghiero, al di là di ogni più rosea aspettativa, che premia un lungo e scrupoloso lavoro caratterizzato da una politica “di prossimità” con gli studenti, iniziato tra i banchi della facoltà di Medicina ed oggi approdato in Senato Accademico.

La nostra politica di prossimità porta avanti un welfare studentesco fatto di supporto costante verso gli studenti, maggiore accessibilità ai servizi ma anche la promozione di iniziative mirate al benessere psicofisico, diritto all’inclusione e partecipazione attività alla vita universitaria.

Inizia per me unnuovo impegno politico in Università, in altra veste, nella convinzione di impegnarmial massimo a sostegno degli studenti, nella speranza di migliorare le condizioni di ogni matricola. L’Università attraversa oggi una fase di transizione molto importante, sono certo che un’autorevole rappresentanza studentesca negli organi collegiali sarà necessaria per garantire standard qualitativi elevati nell’offerta formativa, maggiore attenzione verso il diritto allo studio, con aumento nel numero delle borse di studio e nel numero dei posti letto, senza mai dimenticare la tutela delle fasce più deboli.