Una vicenda che getta ombre sulla gestione dei detenuti nel carcere di Reggio Calabria e sulle procedure ospedaliere.

Serena Divino, sorella di Davide Divino, detenuto, ha lanciato un grido d’allarme attraverso una nota stampa, denunciando una serie di gravi negligenze che avrebbero messo a repentaglio la vita di suo fratello.

Davide, dopo essere stato vittima di un’aggressione in carcere e aver tentato il suicidio ingerendo una quantità di farmaci, sarebbe stato riportato in cella, in stato di semi-incoscienza, senza alcuna sorveglianza medica. Una decisione che, secondo la famiglia, appare incomprensibile e pericolosa, soprattutto considerando i precedenti tentativi di suicidio del detenuto e la sua incompatibilità con il regime carcerario.

“Mio fratello è un tossicodipendente e soffre di disturbi psichiatrici”, ha dichiarato Serena Divino. “Abbiamo chiesto più volte il suo trasferimento in una comunità terapeutica, ma le nostre richieste sono state respinte”.

La famiglia ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, chiedendo che vengano accertate le responsabilità di tutti coloro che sono coinvolti in questa vicenda.

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