Quando nel tardo pomeriggio di venerdì 8 febbraio è partito il tam tam delle indiscrezioni sulle dimissioni del neocommissario all’Asp di Cosenza, già direttore generale, Raffaele Mauro, è iniziata una sorta di passaparola fra i dipendenti della stessa azienda, tutti alla spasmodica ricerca di una conferma della notizia. Non c’erano smentite, tutto vero: Mauro si è dimesso! Gaudium magnum animos civium habebit! Già al riguardo si racconta di manifestazioni di giubilo fra gli stessi dipendenti che mai si sarebbero verificate nella storia dell’Azienda Sanitaria cosentina. Mai, così come nel caso di Mauro, un direttore generale, nello svolgimento delle proprie funzioni, è stato a ragione della sua inadeguatezza e incompetenza, così disprezzato, biasimato, sbeffeggiato, odiato e schernito. Mauro: l’antitesi del manager d’azienda. Detestato dai dirigenti dell’Asp e vituperato dall’utenza.

L’inetto Mauro, così come ribadito dall’ex presidente del Collegio Sindacale Sergio Tempo, lascia l’ASP di Cosenza con un contenzioso complessivo che supera il miliardo di euro e con un bilancio falsato da debiti dimenticati… L’incompetente Mauro, così come risulta dalla illegittima ed irrituale deliberazione adottata in merito, lascia l’Asp di Cosenza con un “Atto Aziendale” che descrive un’organizzazione sanitaria fra le più inefficienti, fantasiose, inverosimili e grottesche mai registrate nel Paese. Viene quasi da pensare che, più che essere dimissionato dai suoi padroni, Mauro – vista l’aria che tira e viste le conferme arrivate – sia stato fatto scappare da responsabilità ben più gravi che sfoceranno presto in conseguenze che neanche il più amico dei suoi “fratelli” magistrati avrebbe potuto insabbiare…

A conclusione della squallida pagina di storia della sanità cosentina, che certamente rimarrà indelebile nel ricordo di tutti per le nefandezze perpetrate da Mauro, la cricca che comanda la sanità calabrese, guidata dal vicegovernatore Franco Pacenza nonché dalla coppia Nicola Adamo- Enza Bruno Bossio ha già individuato il nuovo commissario ovvero un perfetto yes man. Almeno fino alla nomina del nuovo direttore generale da individuare al termine delle correnti procedure relative alla riapertura dei termini di cui al corrispondente avviso regionale.

Il nome non viene ancora ufficializzato per non dare la conferma definitiva che tutto fosse già scritto, ma i boatos naturalmente circolano. Pare che la scelta possa ricadere sul dottore Franco Laviola (yes man garantito!), appartenente alla scuderia personale del vicegovernatore Franco Pacenza, ed il cui nominativo compare fraudolentemente nell’elenco nazionale dei direttori generali, oppure su di un incarico ad interim da affidare al Commissario dell’Azienda Ospedaliera dottore Achille Gentile (personaggio al soldo di cento bandiere) o ancora su di una new entry a cui però sarà necessario assicurare sin d’ora la successiva nomina a direttore generale.

Per ultimo, con rammarico, c’è da chiedersi quale sia nei confronti dell’intera vicenda la posizione dell’assente neocommissario al Piano di Rientro, Generale Cotticelli, e del suo vice, dottore Schael; le condizioni in cui versa attualmente l’Asp di Cosenza sarebbero infatti sovrapponibili a quelle dell’Asp di Reggio, per la quale l’ex commissario Scura, sollevando dall’incarico il direttore generale dottore Brancati, ha nominato se stesso “soggetto attuatore” spiazzando così il governatore Oliverio…..

Fonte Iacchitè.com

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