Non s’esclude la matrice dolosa sulle cause che hanno causato l’incendio di un escavatore di proprietà d’una ditta di movimento terra. Le fiamme hanno attaccato anche un altro mezzo nelle vicinanze. Nel corso d’un primo sommario sopralluogo sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile. Un indizio che unito all’ora – poco dopo le 4 – in cui le fiamme si sono sviluppate sembrerebbe incanalare le indagini verso una direzione obbligata. In ogni caso per avere la certezza bisognerà attendere la relazione dei vigili del fuoco. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Scalea diretti dal capitano Andrea D’Angelo. Identico discorso per l’auto che a inizio settimana è andata a fuoco a Tortora. La vettura era parcheggiata nei pressi della sede del Municipio al momento in fase di ristrutturazione. I signori del fuoco sono tornati a far sentire la loro presenza con una certa insistenza su tutta la fascia dell’Alto Tirreno. Agli inizi del mese appena trascorso la loro presenza era stata abbastanza evidente a Cetraro dove, sempre di notte, è stato dato alle fiamme un mezzo di Ecologia Oggi. A pochi giorni dall’incendio è, poi, seguito l’omicidio di Alessandro Cataldo. In passato ricordiamo che il 46enne era stato oggetto di un atto intimidatorio – gli avevano distrutto il forno nel locale che poi ha dato in gestione – che aveva allarmato sia la popolazione che le istituzioni locali. Ma dopo quell’evento, di tre anni fa, non sono seguiti ulteriori aggiornamenti e lo stesso era finito quasi nel dimenticatoio. Fonte: Gazzetta del sud

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