È nato formalmente nell’ultimo Consiglio Comunale il gruppo di minoranza “Vivere Acquappesa” costituito dai consiglieri comunali Antonio Sacco ed Aneta Przybylo. Perchè vivere Acquappesa? Perché vivere significa stare dentro al Paese, controllare il territorio, sentirne gli umori, incontrare la gente e condividerne le passioni, le aspettative e le problematiche, risolvendole insieme. Il Consiglio Comunale ha avuto ad oggetto due punti all’ordine del giorno: sospensione efficacia regolamento riguardante la disciplina dei contratti di utilizzo delle acque termali delle “Terme Luigiane” di Acquappesa e Guardia Piemontese.
Protocollo d’intesa Regione Calabria, Terme Sibarite spa, Comune di Acquappesa e Guardia Piemontese. Presa d’atto e approvazione.
Nel corso della seduta consiliare è intervento il Consigliere Comunale Antonio Sacco, individuato come capogruppo del neocostituito gruppo di minoranza, che ha spiegato la posizione politica in merito alle questioni all’ordine del giorno.
Discutiamo oggi un tema strategico, fondamentale per il nostro territorio. C’è da prendere atto che il protocollo d’intesa che ci apprestiamo a votare, da un nuovo impulso alle nostre terme, almeno per quanto concerne il punto di vista di ritorno economico per il nostro comune visti i nuovi accordi, per quanto concerne quello degli investimenti si poteva e si doveva fare di più. Mi aspettavo, infatti, di trovare nel protocollo d’intesa precise indicazioni in merito ad un piano di sviluppo e di valorizzazione delle terme, oltre che di una visione futuristica che a mio avviso manca.
Si poteva e doveva pretendere una serie di investimenti strutturali che avrebbero potuto farci fare il salto di qualità.
Ad ogni modo c’è da ringraziare la Regione Calabria, la quale è riuscita a farci uscire dal pantano e dall’immobilismo che si era creato, vista la scarsa appetibilita’ed interesse che il regolamento, così come originariamente concepito, ha riscontrato sul mercato. Per tale ragione mi sembra inutile sospendere oggi un regolamento bocciatonei fatti dallo stesso mercato, forse sarebbe stato più ragionevole parlare di revoca dello stesso. Inoltre, riproporre lo stesso regolamento tra 12 anni, senza apportare le dovute modifiche, risulterebbe anacronistico.
Sul punto relativo alla sospensione dell’atto amministrativo è pacificamente previsto (art. 21 quater legge 15/2005) che il termine sospensivo, oltre ad essere espressamente indicato, deve riguardare una durata breve e ben definita. Ove così non fosse, l’istituto si trasformerebbe da temporaneo a definitivo, assumendo i connotati di un vero e proprio provvedimento di natura eliminatoria del provvedimento sottoposto a sospensiva. Per tale ragione credo che la tempistica sospensiva sia anomale. In merito all’intenzione di voto del nostro gruppo, anticipo che il nostro gruppo voterà contro ad entrambi i punti che sono all’ordine del giorno per le ragioni anticipate, ma anche per il metodo utilizzato dalla maggioranza, che vista la rilevanza del tema, poteva coinvolgere o quantomeno sentire le minoranze”. È quanto rende noto il gruppo consiliare “Vivere Acquappesa”.