C’è attesa per il nuovo decreto Covid che potrebbe seguire il solco già tracciato dalla Francia, ma anche da Grecia e Portogallo, e dunque rendere obbligatorio il Green pass nei luoghi pubblici e affollati, ma solo in alcuni e precisi contesti. Uno dei primi nodi da sciogliere sarà quello relativo ai colori delle regioni: usare come parametri futuri quelli sui ricoveri ospedalieri e i pazienti vaccinati rischia di far diventare mezza Italia gialla entro due settimane. Intanto è quasi scontata una proroga dello stato di emergenza, in scadenza al 31 luglio, per almeno due o tre mesi. La scelta di portare sempre con sé la certificazione potrebbe essere operativa entro la fine di luglio, più probabilmente già la prossima settimana.
L’ipotesi del Green pass per bar e ristoranti
All’interno della maggioranza il dibattito è aperto sulla lista delle attività per le quali sarà indispensabile avere il Green pass. La questione su bar e ristoranti probabilmente non avrà l’ok, perché ci sono molte divergenze politiche, anche se rimane in discussione il confronto sui locali al chiuso. Ma di fronte a una risalita dei contagi si sceglierà di far entrare in vigore la regola proprio per garantire alle attività di continuare a lavorare.
Stadi, concerti ed eventi pubblici
Quasi sicuro, invece, l’uso della certificazione agli stadi per far entrare un maggior numero di persone negli stadi, ai concerti, addirittura raggiungendo la capienza del 100 per cento. La «carta verde» diventerà indispensabile anche per partecipare a eventi pubblici e convegni. E per i banchetti che seguono le cerimonie civili o religiose. In questo caso i controlli non possono essere affidati, almeno per il momento, ai gestori dei locali. Ci saranno quindi possibili verifiche da parte delle forze dell’ordine e per chi non dimostrerà di essere in regola scatterà la contravvenzione.
I trasporti
Scatterà molto probabilmente l’uso del Green pass quando si viaggerà sui treni a lunga percorrenza e in aereo, anche se gli apparecchi sono dotati del sistema di areazione verticale. Diversa la situazione per il trasporto pubblico dove, per ora, non è prevista alcuna misura. Rimangono in vigore le stesse regole: la capienza dovrà essere limitata, per garantire il distanziamento di almeno un metro tra i passeggeri.
I pareri
Il ministro Roberto Speranza spinge per accelerare verso una decisione definitiva. «Guardiamo con preoccupazione a quello che accade nel Regno Unito e in Spagna, per questo bisogna accelerare». Il leader della Lega Matteo Salvini frena: «Ne parleremo se e quando ce ne sarà la necessità. Adesso chiediamo attenzione e rispetto delle regole, però non possiamo terrorizzare la gente prima del tempo. Quindi se ce ne sarà la necessità, vedremo se investire in sicurezza». I parlamentari del Movimento 5 Stelle chiedono invece di considerarlo «la soluzione solo in caso di un sensibile aumento dei contagi, allo scopo di evitare una nuova stagione di chiusure e restrizioni», ma ritengono «imprescindibile introdurre anche la gratuità dei tamponi».