Sono passati quasi due anni da quando l’ufficio postale di Campora San Giovanni ha lasciato, per presunta inagibilità, lo stabile dove era in precedenza ubicato. Da allora la popolazione di Campora San Giovanni, specie quella più anziana, vive un grave disagio cui finora non si è riusciti a porre rimedio. Prima la chiusura totale del servizio da parte di Poste Italiane, poi la riattivazione dello stesso in un container, poi di nuovo la chiusura e oggi la riapertura parziale del servizio, sempre nel container, per tre giorni la settimana e solo la mattina.
La triste e lunga vicenda sta mettendo a dura prova la pazienza di migliaia e migliaia di persone costrette, anche nel periodo dell’emergenza sanitaria dovuta al covid-19, a lunghe code al freddo e al caldo fuori dal container o ad effettuare lunghi percorsi per raggiungere gli altri uffici postali della zona per il disbrigo delle più elementari operazioni (pagamenti, riscossione pensione, ecc.). Oltre al disagio cui è costretta l’utenza, c’è da rilevare anche le condizioni di lavoro del Personale dell’ufficio postale costretto a lavorare in condizioni non proprio ottimali. Il tutto aggravato anche dal fatto che il container non può garantire gli standard di sicurezza né per l’utenza né per il Personale dell’ufficio.
Le Istituzioni preposte non sono riuscite sinora a porre fine a questo pesante e snervante disagio che non potrà più essere sostenuto dai nostri concittadini di Campora.
Da ex amministratori della nostra Città facciamo appello alla Commissione straordinaria affinché ponga in essere ogni iniziativa utile a far terminare questo ingiusto calvario che i nostri concittadini di Campora non meritano. Sappiamo bene le grosse difficoltà in cui versa il nostro Comune, a maggior ragione riteniamo che a queste difficoltà non possa anche aggiungersi il disagio causato dall’incredibile situazione in cui versa l’ufficio di Poste Italiane.
Un deciso intervento, da parte di chi oggi amministra il nostro Comune, presso Poste Italiane, azienda erogatrice di un servizio pubblico essenziale, potrebbe rilevarsi decisivo e, soprattutto, potrebbe alleviare l’insofferenza dei cittadini che, giorno dopo giorno, aumenta sempre di più.


Amantea, 12 giugno 2020

Biagio Miraglia
Vincenzo Pugliano
Pasquale Ruggiero
Gianfranco Suriano
Michele Vadacchino

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