Fonte: Radio Digiesse

In attesa di tirare le somme dell’estate 2024, il Tirreno cosentino può fare i conti con la solita caterva di “gioie e dolori” che i social conserveranno per gli anni a venire, nel nome di un “accumulo” di opinioni, commenti, frasi forvianti e facili entusiasmi che cadrà come sempre nel dimenticatoio. D’altronde, tanto l’indignazione quanto la meraviglia sono diventate beni di consumo a breve scadenza. Con la fine di agosto, si può dire che: “il più si è compiuto”, anche se non tutto è finito.L’atteggiamento prudenziale assunto da molti ha un nome preciso, ossia destagionalizzazione; ma in pochi credono nel miracolo della stagione semestrale. Fatto sta che le tradizioni piacciono, allora è giusto sperare in un florido “settembre” e, perché no, in un inaspettato “ottobre”. Andando ad occhio, tenendo conto sia delle nostre impressioni che di quelle di alcuni operatori, l’estate 2024 ha fatto notare un luglio spento, con qualche guizzo nei fine week end, e un agosto in cui anche nelle due settimane centrali non c’è stata la “numerosa e confusionaria” invasione degli scorsi anni.

Per molti, però, questo ha voluto dire che qualcosa sta cambiando; non si sa ancora se in meglio o in peggio, ma di sicuro un commento è uscito più degli altri dalla bocca degli operatori: “abbiamo lavorato con più tranquillità”. Certamente, non sono mancate le solite lamentale di disservizi, di mare chiazzato, di traffico insostenibile, di carenze di acqua e di energia elettrica; si sono verificati i rallentamenti delle connessioni internet, i problemi di ordine pubblico; non sono mancati gli atteggiamenti tamarri, la maleducazione gratuita, l’inciviltà.

Tutto però è stato al ribasso, nel bene e nel male. Come detto, è troppo presto tirare le somme e sono pochi gli elementi in possesso per poter dire se questa stagione estiva sia stata “migliore o peggiore” rispetto a quella del 2023. Ma da un certo punto di vista, questi paragoni lasciano il tempo che trovano; tanto di turismo se ne parla sempre a ridosso della bella stagione. Tutto ha il sapore della “festa a sorpresa”.

Il trend sembra suggerire il solito motto: “Come viene viene, come andrà andrà; l’importante è che sia estate”.

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