TERME LUIGIANE, I SINDACI DI ACQUAPPESA E GUARDIA PIEMONTESE: “DA OLIVERIO NON ACCETTIAMO NÉ LEZIONI E NÉ MORALISMI. COMPARTO TERMALE PIENO DI INCERTEZZE SOPRATTUTTO PER COLPA SUA E DELLA SUA GIUNTA REGIONALE. LA FERRARI CANDIDATA NEL SUO PD”.

“Restiamo basiti ed increduli, di fronte alle ultime dichiarazioni rilasciate dall’ex Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio e dal sig. Franco Bartucci, i quali, a mezzo stampa, ritornano, dopo anni di silenzio, ad attenzionare le Terme Luigiane e ciò che sta accadendo in questi mesi”.
Lo affermano, in una nota congiunta, i sindaci dei comuni di Acquappesa e di Guardia Piemontese, Francesco Tripicchio e Vincenzo Rocchetti.

“È strano, molto strano, che, a ridosso di una tornata elettorale, l’ex Presidente Mario Oliverio, arrivi ad offrire valutazioni assai inesatte e dubbie, sulle vicende che interessano il futuro delle Terme Luigiane. Ancor più strano e significativo, é che, ad esprimere giudizi e ad offrire ricette, sia colui il quale ha governato, la nostra regione, dal dicembre del 2014 fino al gennaio del 2020, senza aver prodotto nulla per il sistema termale calabrese, anzi. La gestione di Mario Oliverio, per le Terme Luigiane, ha prodotto soltanto incertezze, che oggi si riflettono, negativamente, sul futuro del comparto. Non a caso, v’è da ricordare che, nel 2018, il sindaco di Guardia Piemontese, fu costretto a rivolgersi, alla Procura della Repubblica di Paola, per denunciare e per chiedere che venissero accertati i motivi dei ritardi, da parte della Regione Calabria, nell’espletamento dell’iter burocratico di trasformazione, della concessione, da perpetua a temporanea. Dunque, consigliamo a Mario Oliverio di non creare confusione e di non sottovalutare l’enorme sforzo, che i nostri Comuni stanno portando avanti, nell’esclusivo e solo interesse collettivo e con l’obiettivo di rilanciare il comparto termale. Da parte nostra, stiamo agendo per garantire ciò che la legge impone: un bando ad evidenza pubblica per la subconcessione dei servizi termali. Questo è quanto! Dispiace soltanto che, in questo delicato iter di transizione ed in un passaggio storico così significativo per il futuro delle nostre comunità, del nostro comprensorio e di tutta la Calabria, stia venendo meno la collaborazione da parte dei privati. Noi, e questo dovrebbe essere chiaro sia a Mario Oliverio, che a Franco Bartucci, stiamo tutelando il bene comune e gli interessi dei cittadini che ci hanno eletto democraticamente e questa inutile e qualunquista campagna di delegittimazione verso l’azione coraggiosa, portata avanti dai comuni di Acquappesa e di Guardia Piemontese, non fa altro che inasprire un clima già abbastanza teso. Le dichiarazioni farneticanti di chi non ha saputo governare la nostra Regione, dunque, non servono a nulla. Farneticazioni, peraltro, che palesano l’assoluta non conoscenza della realtà: a parte rinnegare, neanche tanto implicitamente, atti amministrativi da lui stesso approvati, Oliverio mostra persino di non sapere che i beni immobili oggetto di richiesta di restituzione sono di proprietà dei Comuni di Acquappesa e di Guardia Piemontese che, lo ricordiamo all’ex Presidente, sono due Pubbliche Amministrazioni. Nemmeno vestire i panni di tifosi di una società privata serve. E qui, ovviamente, ci riferiamo a Franco Bartucci, il quale, ancora una volta, dimostra di non essere imparziale nei giudizi espressi”.

I sindaci Tripicchio e Rocchetti così concludono: “Agli ennesimi attacchi, alle ennesime ricostruzioni fantasiose ed alle ennesime provocazioni, rispondiamo come abbiamo sempre fatto, perseguendo la strada della legalità, della trasparenza ed impegnandoci a far valere, in ogni sede, le ragioni pubbliche, rispetto a qualsivoglia interesse di parte o privato”.