La Giunta comunale ha deliberato l’atto di indirizzo per la verifica della sussistenza dei requisiti che regolano i lotti interclusi. I fondi interclusi sono porzioni di terreno circondati da fondi altrui per i quali il proprietario ha il diritto di ottenere il passaggio sui fondi altrui.
Nel caso specifico la Giunta si è soffermata sull’edificabilità dei fondi interclusi deliberando che, in assenza degli strumenti di pianificazione attuativi previsti, debbano essere presi in considerazione i princìpi giuridici dì “ragionevolezza” e “proporzionalità”.
In base a tali princìpi la giurisprudenza amministrativa ha più volte precisato che un lotto “urbanisticamente intercluso” può essere considerato edificabile anche in assenza dello strumento urbanistico attuativo, soltanto quando sussiste con certezza una situazione perfettamente corrispondente a quella derivante dall’esecuzione di un piano attuativo.
Per questi motivi la Giunta ha dato mandato al Settore Urbanistica di relazionare in merito alla sussistenza di una situazione di fatto perfettamente corrispondente a quella derivante dall’attuazione del piano esecutivo, allo scopo di evitare defatiganti attese per il privato ed inutili dispendi di attività procedimentale per l’ente pubblico e contemporaneamente la predisposizione di richiesta di parere in merito alla regolamentazione dei cosiddetti “lotti interclusi” al Dipartimento Urbanistica della Regione Calabria, infine di verificare l’attuazione della particolare deroga, per i cosiddetti “lotti interclusi”, individuando queste aree inedificate (di fatto pronte all’edificazione) che possono ottenere il rilascio del Permesso di Costruire anche senza approvazione di piani attuativi.
Con questo provvedimento l’amministrazione comunale per il tramite della Giunta intende iniziare a risolvere un altro problema atavico che riguarda il PSC, i piani attuativi e le possibilità di edificabilità da parte di privati cittadini.
La delibera che riguarda i fondi interclusi vuole accelerare i processi per alcune porzioni di terreno ancora non edificabili ma che, essendo circondati da porzioni già dichiarate edificabili, possano ricadere in tale categoria in tempi ragionevolmente brevi ferma restando l’intenzione già manifestata all’Ufficio tecnico di procedere con tutte le azioni finalizzate alla redazione di un nuovo PSC che vada a regolamentare tutte le situazioni dubbie dal punto di vista urbanistico che si trascinano da troppo tempo.