Una nuova antenna 5g nei pressi di località Petrosa di Scalea, ma l’associazione “MetaBenessere” non è d’accordo.

Pubblichiamo il comunicato stampa inviatoci da Carlo Candia vice presidente associazione “MetaBenessere”.

Al fine di tutelare la salute pubblica, l’Associazione MetaBenessere denuncia l’ennesima violenza nei confronti dei cittadini di Scalea con l’installazione in Viale Caravaggio Località Petrosa di una antenna 5G .
L’imposizione del 5g è eticamente inaccettabile. Il 5G, imposto senza consenso informato, solleva dubbi di natura etica.
Ci sottopone a esposizione passiva e involontaria per volontà di altre persone senza che a noi sia stato chiesto il consenso e senza informarci di nulla in merito a certezze/incertezze sugli impatti che avrà sulla nostra salute.
Se il decisore non fa nulla, col “pretesto” dell’incertezza scientifica, i cittadini da sovrani si trasformano in “oggetti di sperimentazione involontaria in mano di altre persone (Carducci 2020) –
Le radiofrequenze possono essere dannose per gli organismi viventi a livelli di esposizione di gran lunga inferiori ai limiti di legge. Centinaia di studi scientifici peer reviewed evidenziano rischio di tumori, danni al Dna, disturbi neurologici, alterazioni cardiache e del sistema riproduttivo, cambiamenti ormonali, elettrosensibilità, deficit di apprendimento e memoria, disturbi comportamentali (BioInitiative 2012-2019).

Nel 2018 due importanti studi sperimentali (NTP; Ramazzini) hanno correlato l’esposizione alle RF con l’insorgenza di tumori al cuore e al cervello rafforzando i dati epidemiologici presenti in letteratura.

Nel 2019 la Iarc (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha inserito tra le alte priorità del prossimo periodo (2020-2024) la riclassificazione delle RF in base ai dati epidemiologici e sperimentali, come richiesto da numerosi scienziati non finanziati dall’industria.

Secondo il Codice di Norimberga (1947) la sperimentazione 5G dovrebbe essere vietata poiché numerosi e attendibili studi hanno dimostrato gravi danni alla salute per esposizione alle RF.

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, l’Accordo di Helsinki e altri trattati internazionali affermano che il consenso informato preventivo per interventi che possono danneggiare la salute umana è essenziale ed è un diritto fondamentale, considerando anche l’esposizione di categorie a rischio come bambini, giovani, donne incinte, elettrosensibili. (Fonti ISDE-APPLE).

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