Come preannunciato nei giorni scorsi si è tenuto mercoledì 27 gennaio un incontro con i rappresentanti sindacali della CGIL, di Federconsumatori e delle sigle dei sindacati balneari Sib e Fiba sul tema dei tributi.
Al tavolo con il sindaco di Scalea Giacomo Perrotta e una folta delegazione della maggioranza consiliare erano presenti Mimma Iannello per Federconsumatori nonché responsabile di Zona CGIL, Dario Pappaterra della Camera del Lavoro CGIL, Francesco Russo per il Sib e Giorgio delle Tasse per la Fiba.
L’incontro si è svolto in totale armonia analizzando la questione tributi per come già esposta dal sindaco Perrotta tramite un videomessaggio diffuso qualche ora prima sui social network nel quale è stata ripercorso tutto l’iter amministrativo con tanto di date e atti che hanno portato all’adeguamento delle tariffe idriche e per la Tari.
L’obiettivo comune dei partecipanti alla riunione è stato quello di trovare soluzioni che possano offrire alla cittadinanza sia strumenti più semplici per la comunicazione e per il pagamento e, al contempo, consentire all’amministrazione comunale di rivedere i costi complessivi e contrastare l’evasione per incidere sulle tariffe e produrre una diminuzione nel prossimo futuro.
CGIL e Federconsumatori hanno rimarcato le ragioni che hanno portato a rappresentare all’Amministrazione comunale il clima di malessere trasferito ai propri sportelli dai tanti cittadini destinatari di ruoli con importi assoggettati a forti aumenti ed a letture di contatori del tutto difformi dagli effettivi consumi.
CGIL e Federconsumatori hanno evidenziato la propria preoccupazione circa il livello di morosità e indebitamento raggiunto dall’Ente per le pessime gestioni amministrative precedenti che rendono oggi difficile intravedere una possibile sostenibilità finanziaria, indipendentemente dai buoni propositi e dalle azioni che saranno messe in campo per superare i rilievi posti dalla Corte dei Conti nella sentenza n. 46/2020 che intimava l’avvio della procedura di dissesto e che non si comprende per quali ragioni è stata impugnata dall’allora Commissario.
In questo contesto, CGIL e Federconsumatori hanno evidenziato la necessità di assumere ogni decisione necessaria, di breve e medio termine, per assicurare al settore tributi una governance adeguata e trasparente del servizio e, contemporaneamente, rassicurare l’utenza attraverso una mirata moratoria che consenta ai cittadini che ne hanno necessità di perfezionare la propria posizione nell’ottica di ridurre ogni implementazione dei costi del servizio.
Le stesse hanno rappresentato la necessità di agire con interventi di breve e medio termine che consentano di assicurare all’intero settore un’adeguata e trasparente governance, a partire dalla ricostruzione dell’anagrafe tributaria, dall’organizzazione del servizio e dello sportello ai cittadini, dalla possibilità di pagamento online, dall’allestimento di un sito dove comprendere ogni utile informazione, dalla predisposizione della Carta dei Servizi, e da investimenti mirati per potenziare la rete idrica e contrastare ogni fenomeno di allaccio abusivo, spreco o furto d’acqua.
Per CGIL e Federconsumatori l’amministrazione dovrà attivare ogni azione per scongiurare che gli aumenti apportati, soprattutto in una condizione di crisi generale resa ancor più stringente dalla pandemia, ricadano sempre sulle fasce più deboli e su coloro che hanno sempre onorato i pagamenti.
Questo anche perché dalle dichiarazioni dell’Amministrazione si evince chiaramente che la platea dei potenziale contribuenti è totalmente diversa da quella degli iscritti al ruolo.
A tutto ciò, al fine di promuovere un costruttivo percorso sulle politiche tariffarie e di Bilancio, CGIL Federconsumatori hanno chiesto l’attivazione di un tavolo permanente di confronto.
Diversi gli spunti e i suggerimenti apportati dalle parti sociali presenti all’incontro che sono stati discussi e che saranno integrati in un piano di interventi già avviato dall’amministrazione comunale.
I rappresentanti delle sigle balneari, oltre ad una concreta azione verso la riduzione delle tariffe, hanno evidenziato la necessità di aumentare la quantità pro capite annua di acqua e di rivedere gli scaglioni per l’eccedenza oltre a valutare soluzioni che possano andare incontro alla contribuzione degli stabilimenti che, nella maggior parte dei casi, rimangono chiusi e inattivi diversi mesi all’anno.
L’incontro si è concluso con l’intento di considera idealmente il tavolo di discussione aperto in maniera permanente per progettare specifiche azioni di concerto tra i soggetti coinvolti e l’amministrazione comunale nella direzione degli obiettivi comuni: equità fiscale e contribuzione responsabile.