Il Comune di Scalea ha avviato l’iter di adesione al Parco Marino Riviera dei Cedri. La votazione del consiglio comunale convocato in seduta aperta alla presenza dell’assessore all’ambiente Sergio De Caprio ha dato il via a tutti gli adempimenti tecnico-burocratici per il futuro inserimento nel perimetro del parco di porzioni del tratto di costa tra Scalea e Cirella, da individuarsi nella cosiddetta duna costiera che ricomprende le grotte e le scogliere di Scalea, la torre Talao e la Valle del Fiume Lao già ampiamente rivalutata e utilizzata con successo per finalità turistiche.
L’iniziativa partita dall’Assessore all’Ambiente Davide Manco ricalca il percorso politico di suo fratello Palmiro, già presidente del Parco Marino Riviera dei Cedri, consigliere comunale a Scalea che dei temi della tutela dell’ambiente è stato un antesignano.
Lo ha ricordato in apertura il Presidente del Consiglio Gaetano Bruno citando le battaglie contro ogni tipo di inquinamento e, soprattutto quelle per far luce sulla situazione della cosiddetta terza buca della discarica di Piano dell’Acqua destinataria di un finanziamento per la bonifica.
“Ritengo che l’atto di indirizzo per l’adesione al Parco Marino rappresenti oltreché un atto finalizzato alla valorizzazione del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico, un segno di riconoscenza nei confronti di chi, come Palmiro, si è speso senza risparmiarsi per i temi della tutela ambientale intravedendo con lungimiranza nella sostenibilità ambientale un indicatore di sviluppo turistico ed economico oggi finalmente al centro dell’agenda politica nazionale ed internazionale perché la storia ci insegna che dove molti vedono un limite è capacità di pochi scorgere opportunità e perseguirle”.
La proposta di deliberazione è stata presentata dal Sindaco Giacomo Perrotta che nel ringraziare i presenti ed in particolare l’assessore regionale all’ambiente Sergio De Caprio, il consigliere regionale Antonio De Caprio e il presidente del Parco del Pollino nonché direttore dell’Arpacal Domenico Pappatterra, ha voluto sottolineare come il Parco Marino rappresenti una opportunità.
“Le attività di tutela e conservazione della natura rappresentano il punto focale delle iniziative messe in campo dalle Aree Marine Protette – ha spiegato il sindaco Perrotta – e prevedono una grande varietà di azioni per la tutela dei fondali marini”.
Un punto di partenza dunque e non un atto unidirezionale come aveva sottolineato alla vigilia il gruppo di opposizione Per Scalea che ha espresso voto contrario all’atto di indirizzo.
“Con l’atto di indirizzo di adesione al Parco Marino si apre il dibattito per decidere insieme quali punti di interesse naturalistico della città proporre alla prossima giunta regionale per arricchire il Parco Marino Riviera dei Cedri delle bellezze della nostra città”.
Un passaggio anche per fugare dubbi sulle limitazioni paventate nei giorni scorsi. “Il Parco Marino Riviera dei Cedri – ha spiegato il sindaco Perrotta – va considerata una riserva con limitazione di attività ridotte rispetto ad altri parchi. Le attese della comunità locale – ha spiegato poi il Sindaco – possono identificarsi con le finalità proprie del Parco e cioè: conservazione di specie animali e vegetali, comunità biologiche, singolarità faunistiche; tutela della biodiversità e dell’equilibrio complessivo del territorio; salvaguardia e la valorizzazione dei valori paesaggistici del territorio; fruizione turistica, culturale, didattica e ricreativa in forme compatibili con la difesa della natura e del paesaggio. Soprattutto su questo ultimo punto – ha chiosato Perrotta – intendiamo mettere in campo di concerto con i dirigenti scolastici attività finalizzate a far conoscere il parco e attivare corsi di educazione ambientale per creare un rapporto stabile tra istituzione e scuola sul tema della tutela dell’ecosistema”.
Numerosi gli interventi di amministratori locali come il vicesindaco del comune di Diamante Giuseppe Pascale e del consigliere Antonio Cauteruccio, dell’assessore allo sport e alle politiche giovanili del comune di Praia a Mare Angelo De Presbiteris, di Francesco Russo rappresentante della Fiba, del consigliere regionale Antonio De Caprio e del presidente del Parco del Pollino Domenico Pappaterra.
A dir poco appassionato l’intervento dell’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio che ha descritto il Parco Marino come motore degli investimenti e di un turismo naturalistico, all’interno di un più generale disegno di rilancio del territorio, che faccia di tutta la Calabria una grande e preziosa riserva naturale.
“Siamo l’unica regione che con una legge di cui vado orgoglioso, la numero 25 del 2020, permette di partecipare al sistema delle comunità energetiche rinnovabili il che significa che consideriamo le energie rinnovabili la base economica fondante del futuro.
In questo progetto – ha continuato De Caprio – le comunità devono essere il punto di riferimento per cittadini e imprese alla lotta contro la povertà energetica in un battaglia che si fonda sullo sviluppo dell’ambiente come risorsa chiave. Su questa base abbiamo chiesto 266 milioni di euro sul Recovery Fund per dotare i comuni di almeno 200 chilowatt di fotovoltaico senza consumo di suolo e punto di accumulo e distributori di energia per auto e biciclette elettriche; 266 milioni per digitalizzare l’illuminazione pubblica a cui chiaramente potranno collegarsi i cittadini e le imprese; abbiamo chiesto altri 266 milioni di euro per interventi sulla risorsa idrica per separare le acque bianche dalle acque nere che rappresenta il primo problema della depurazione delle acque. Accanto a questo abbiamo fatto un altro intervento chiarissimo: 140 milioni di euro per i contratti di fiume, di costa e di lago. Tutto questo patrimonio sarà investito direttamente tramite accordi volontari di progettazione negoziata tra comuni, Regione ed enti come i parchi marini.
Siamo l’unica Regione – ha proseguito De Caprio – che ha pensato ad una programmazione del genere prima che venisse creato il ministero della transazione ecologica. Abbiamo immaginato il futuro delle nostre generazioni sulla sostenibilità prima degli altri e ora pretendiamo questa possibilità. Il sistema delle riserve marine regionali difende gli endemismi di eccellenza per promuovere il turismo naturalistico e archeologico che solo la Calabria può permettersi di esprimere tramite le produzioni di eccellenza e collegando il mare e la montagna attraverso piste ciclabile elettriche che costeggeranno i fiumi.
Su questa strada – ha concluso con enfasi De Caprio – il parco marino della Calabria rappresenta un’avanguardia per diventare centro del turismo archeologico e naturalistico del mediterraneo. E’ un ruolo che ci spetta e che i comuni devono assumersi con responsabilità, coraggio, responsabilità e capacità che sicuramente non mancheranno”.