UN ANNO DI DELUSIONI

Esattamente un anno fa l’amministrazione Perrotta si insediava alla guida del Comune di Scalea dopo una campagna elettorale fondamentalmente denigratoria nei nostri confronti ma, soprattutto, irresponsabilmente illusoria nei confronti dei cittadini di Scalea.
Oggi, come gruppo di opposizione avremmo gioco facile ad elencare gli innumerevoli errori commessi da questa amministrazione, alcuni per scarsa visione politica, altri per inesperienza amministrativa, molti per scarsa comprensione delle esigenze dei cittadini.
Tuttavia, ad un anno abbondante dall’insediamento di Perrotta & co. il dato che riteniamo più rilevante è la delusione che regna nel paese intero, e quella più autentica è proprio la delusione di chi un po’ ci aveva creduto, salvo essere clamorosamente smentito dai fatti.
Si, perché se ti presenti ai cittadini convinto di poter incarnare la nuova era del paese è possibile che qualcuno abbia bisogno di crederci e finisca per convincersene e, magari, arrivi a ritenere possibile che per cambiare le cose non ci vuole granché, che per navigare nell’oceano non occorrano naviganti esperti o marinai competenti, e non serve neanche avere in squadra almeno uno o due elementi che conoscano i mezzi e sappiano individuare le rotte giuste.
È un classico del populismo più diffuso invocare il facile ribaltamento delle sorti di una collettività senza sapere dove, come e quando farlo, ma limitandosi a puntare il dito contro qualcun altro.
E come spesso accade il populismo serve molto a chi lo usa per insediarsi in carica, ma non ha alcuna utilità per le collettività che lo subiscono, con la conseguenza che gli uni e gli altri saranno vittime delle loro stesse illusioni.
È la sorte di chi nelle scelte importanti sceglie la via apparentemente più facile, senza nulla approfondire su quali possano essere i percorsi e quali le difficoltà per affrontarli.
Da qui nasce, oggi, la delusione di tante componenti della nostra vita collettiva:

  • la delusione dei contribuenti, che si vedono aumentare le tasse all’inverosimile ed in maniera illegittima, salvo sentirsi dire che se i soldi avanzano revochiamo gli aumenti!
  • la delusione degli operatori del turismo, costretti ad affrontare la stagione estiva abbandonati a sé stessi tra mare mai così sporco ed emergenza spazzatura mai così grave;
  • la delusione della collettività tutta e dei turisti per un’estate in cui il paese sembrava davvero abbandonato alla propria sorte, tra acqua che mancava a ripetizione, cumuli di spazzatura, aree parcheggio sequestrate e mancanza di rinforzi stagionali per la Polizia Municipale, chiamata a passare da diecimila a duecentocinquantamila presenze con lo stesso organico, come se niente fosse, per non parlare delle allarmanti notizie di uso di armi in pieno centro senza che nessuno fosse in grado di vigilare;
  • la delusione per una programmazione degli spettacoli estivi inadeguata ed approssimativa che spesso ha indotto turisti e residenti a passare le proprie serate altrove;
  • la delusione dei balneari, le cui concessioni per poter lavorare sono state esposte ad ulteriori aggravi al di là del dettato normativo;
  • la delusione delle richieste di finanziamento per progetti anche importanti, come la videosorveglianza o la sistemazione dell’area frangivento, sistematicamente disattese;
  • la delusione del corpo dipendente, troppe volte utilizzato come capro espiatorio per errori riconducibili all’amministrazione e sicuramente poco protetto e poco incoraggiato nello svolgimento dei propri compiti.
    Verso tanti motivi di delusione, al ricorrere del compimento del primo anno di amministrazione, ci saremmo aspettati una richiesta di scuse da parte del sindaco e o dei suoi collaboratori, come si fa quando i risultati non corrispondono alle aspettative promesse, ma a quanto pare l’illusione deve continuare…

PER SCALEA