SANTA MARIA DEL CEDRO- «Ormai da mesi, sull’albo pretorio del Comune di Santa Maria del Cedro, leggiamo che vengono assegnati incarichi per migliaia di euro ad esperti, per presunti accessi informatici non autorizzati al sistema informatico dell’Ente, per violazione della privacy e furto di documenti informatici. Preoccupati per questa situazione, in data 12 dicembre 2024 abbiamo fatto un’interrogazione per avere notizie più dettagliate su quanto sta accadendo.Ma veramente sono stati rubati i nostri dati? Cosa potrebbe comportare questo furto a noi cittadini? Siamo tutti in pericolo? Perché non ci hanno informato? Cosa ci nascondono? Però a noi la cosa sembra alquanto strana, visto che nel nostro comune da anni ormai non esistono più i data center o, come più comunemente sono conosciuti, i server di proprietà dell’ente.I nostri dati sono al sicuro nei server/cloud e piattaforme di grosse società private o pubbliche che custodiscono e vigilano sulla sicurezza degli stessi. Come ad esempio la Halley che gestisce e fornisce la piattaforma di tutti gli uffici comunali, la ANPR che è la nostra anagrafe nazione o la Tesoreria di poste.Il primo incarico fu dato al Prof. Ing. Arrigo Palumbo in data 21/01/2024 per 8.500,00 euro. L’esperto, udite udite, ha di fatto violato la Privacy di alcuni pc in uso ai dipendenti dell’Ente, giungendo alla conclusione che su un computer vecchio di circa 7 anni probabilmente è stato sostituito un vecchio disco magnetico di vecchia tecnologia con uno di nuova tecnologia.Quindi, dobbiamo presumere che se è stata solo questa la presunta violazione informatica possiamo stare tranquilli, la violazione l’ha fatta l’esperto incaricato.Invece no, a quanto pare in data 04/12/2024 è stato affidato un nuovo incarico per euro 36.000,00 per il 2024 (ma non siamo forse ormai alla fine dell’anno?), più altri 12.000,00 per il 2025. Perciò, la questione sta diventando seria, visto che i primi 8.500,00 non sono serviti a nulla. Cosa sta succedendo? A questo punto vogliamo sapere se l’Ente per come previsto dal Regolamento (UE) 2016/679, in caso di violazioni dei dati personali, senza ingiustificato ritardo e, ove possibile, entro 72 ore dal momento in cui ne è venuto a conoscenza, ha notificato la violazione al Garante. Anche, per evitare una sanzione pecuniaria che può arrivare a 10 milioni di Euro.Ma poi, l’ingegnere informatico assunto nel nostro comune con un bando ad hoc, che ruolo ha presso codesto Ente, se la stessa informatica oggi deve affidare a terzi il ruolo che lei stessa avrebbe dovuto rivestire e ad un costo molto più alto del suo stipendio annuo? Concludendo, ancora una volta assistiamo ad uno spreco di denaro pubblico, che poi è il denaro di ognuno di noi e mentre attendiamo una risposta che, per come siamo abituati, tarderà ad arrivare ci chiediamo se è questa l’oculatezza nella gestione della res pubblica di cui tanto ci si vanta». È quanto rende noto il gruppo di minoranza «Insieme per il Futuro».

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