Una situazione preoccupante che va presa di petto immediatamente. Parliamo degli aumenti dei costi per il conferimento in discarica dei rifiuti e delle forniture di acqua della Sorical. A chiedere un tavolo tecnico al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, è stato il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere.
Il primo cittadino mette nero su bianco la situazione del proprio ente, segnalando che nel 2021, per la fornitura dell’acqua, il comune di Santa Maria del Cedro ha dovuto sborsare 245 mila euro. Quest’anno invece l’impegno di spesa è pari a 302 mila euro. Insomma, conti alla mano l’aumento è di 57 mila euro.
Non va meglio per i costi di conferimento in discarica dei rifiuti. Vetere fa un excursus degli aumenti.
Nel 2014 si pagava 97 euro per conferire in discarica una tonnellata di indifferenziato; con gli anni si è arrivati a 170 euro a tonnellata. Nell’estate 2021, addirittura, nel periodo di massima affluenza, per ogni tonnellata di indifferenziato portato in discarica ci volevano 295 euro.
“Servono interventi correttivi – scrive Vetere – non basta aumentare la percentuale di differenziata se poi, indipendentemente dalla percentuale raggiunta, il prezzo da pagare per il conferimento è identico per tutti i comuni. Senza dimenticare – conclude Vetere – le scene a dir poco raccapriccianti che si è soliti assistere nel periodo estivo con la spazzatura in ogni angolo di strada”.
Per il sindaco di Santa Maria del Cedro, in poche parole, oltre alle tariffe, bisogna metter mano agli impianti, al sistema fognario, alla depurazione e al sistema idrico, viste anche le carenze di acqua segnalate quotidianamente durante il periodo estivo.